Caccia, Mazzali al governo: “Si indaghi sul terrorismo animalista in Lombardia”

"Oramai da anni assistiamo a distruzioni, incendi, atti di vandalismo di una ferocia inaudita contro proprietà private di cittadini lombardi solo perché destinate ad uso venatorio"

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Un fucile, foto d'archivio da Pixabay
Una richiesta al governo di porre in essere azioni investigative urgenti e efficaci su atti terroristi e di sicurezza pubblica  compiuti in Lombardia da animalisti ai danni di proprietà private riconducibili a cittadini anche cacciatori.  E’ quello che chiede  Barbara Mazzali, Assessore a Turismo, Marketing Territoriale, Moda e Grandi Eventi di Regione Lombardia, in un esposto inviato al ministro dell’Interno,  Matteo Piantedosi, al ministro della Giustizia, Carlo Nordio e ai vertici di  Carabinieri e Polizia di Stato, a seguito dei fatti accaduti in Lombardia.
“In questi giorni–spiega Mazzali – abbiamo assistito all’ennesimo danneggiamento di due proprietà private solo perché riconducibili ad associazioni venatorie.  A essere completamente distrutto è stato il  Quaglidromo di Capriolo (Bs), sede di ritrovo e aggregazione dei nostri anziani e un appostamento fisso di caccia collocato sul monte Montorfano.  Oramai da anni assistiamo a distruzioni, incendi, atti di vandalismo di una ferocia inaudita contro proprietà private di cittadini lombardi solo perché destinate ad uso venatorio. Ma quel che oggi rende tutto più inaccettabile è vedere come questi delinquenti rivendicano i loro atti terroristici rimanendo puntualmente impuniti”. E’ inoltre “assurdo assistere sui social alle loro derisioni rispetto alle forze dell’ordine, fieri ed orgogliosi di aver distrutto, vandalizzato e messo in pericolo proprietà private e interi territori, con incendi e devastazione. Ma quel che è peggio è che sono sempre le stesse sigle note a tutti più volte denunciate come : l’Animal Liberation Front (ALF),  che spudoratamente ne rivendica la matrice delittuosa, e Centopercentoanimalisti”.
Nel 2022 al Quagliodromo di Rozzano in Provincia di Milano, “l’intera struttura – ricorda Mazzali-  è stata incendiata mettendo in pericolo l’incolumità delle persone e causando un pericoloso danno ambientale”.    Ma sono decine gli episodi citati dall’assessore, che aggiunge: “Potremmo fare un lungo elenco di reati perpetrati da questi soggetti a danno di privati cittadini e delle loro proprietà senza poi contare le minacce aggravate (di morte), la violenza privata, il furto e l’associazione a delinquere, ed è giunto il momento di dire basta. Chiedo agli organi competenti che in questi anni non sono stati in grado di tutelare le proprietà private e l’incolumità dei cittadini lombardi di procedere  a riunire  tutti i fascicoli riguardanti i fatti lombardi in mano alle varie Procure della Repubblica, Carabinieri e Polizia di Stato e di costituire al più presto una task force investigativa che finalmente assicuri alla giustizia questi delinquenti terroristi”.
Per l’assessore lombarda “l’alone di impunità dei fatti delittuosi è ormai evidente agli occhi di tutti e la situazione deriva dalla sottovalutazione da parte delle Autorità”.  Mazzali non ha dubbi:  “Questi sono attacchi ad una delle libertà fondamentali della nostra democrazia: l’associazionismo. Queste strutture infatti costituiscono realtà in cui molti anziani, anche non cacciatori, si ritrovano per trascorrere il proprio tempo libero insieme ad amici e conoscenti per socializzare e sentirsi in un ambiente ospitale e familiare”.
Mazzali rilancia, quindi,  la sua richiesta, forte e chiara: “Confido in un’azione investigativa e repressiva efficace che dia una giusta risposta alle comunità lombarde colpite, che nel mio ruolo istituzionale qui rappresento, da questo intollerabile fenomeno prima che questi comportamenti portino a conseguenze peggiori”.


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