I trend del settore automobilistico per la prima metà del 2023

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Foto da ufficio stampa

In Italia le automobili sono uno dei mezzi di trasporto più sfruttati, se non quello prediletto. Rappresentano uno status symbol, forse anche per la forte cultura automobilistica che caratterizza il Belpaese, che dà la possibilità di accedere anche a zone rurali e piccoli borghi che qui pullulano più che in altri luoghi, difficilmente raggiungibili in altri modi. Per tutte queste e altre ragioni il mercato dell’auto è, ogni anno, osservato speciale perché dai trend è possibile rilevare informazioni su quelle che sono le abitudini e gli stili di vita degli italiani. E il 2023 non fa eccezione perché, benché non sia ancora concluso, dà già la possibilità di fare alcune riflessioni e valutazioni su come stia andando il settore e che direzione intraprenderà nel prossimo futuro.

 

Trend auto aprile-maggio 2023: un po’ di numeri

Guardando agli ultimi due mesi appena trascorsi, è già possibile avere una panoramica di quali siano i modelli prediletti, con quali alimentazioni e di quali dimensioni. Intanto è bene sottolineare come il mercato abbia fatto segnare sia ad aprile che a maggio un segno più, con una crescita del 29,2% ad aprile, elevatasi ulteriormente a maggio con il +23,1%. Tradotto: durante lo scorso mese ci sono state 149.411 immatricolazioni in più. Guardando ai primi cinque mesi del 2023 è possibile dire che, rispetto allo stesso periodo nel 2022, si è riscontrato un aumento del 26,1% con 702.339 unità vendute.

Sia ad aprile che a maggio le auto più vendute sono state benzina e diesel: guardando al mese appena trascorso, maggio, le prime sono arrivate al 28,6%, con un recupero di qualche decimale in rapporto all’anno passato. Identica ripresa si è avuta per il diesel (19,5%). Il GPL invece si è portato all’8,4%, mentre il metano risulta praticamente scomparso (0,1%). Numeri bassi invece si evidenziano nel comparto elettrico: le vetture non vanno oltre il 4,1%, anche se spicca la preferenza delle plug-in (4,7%). Aumento importante per le auto ibride, che arrivano fino al 34,7%, suddivise in 10,3% full hybrid e 24,4% mild hybrid.

Rispetto agli altri Paesi europei, o per lo meno la maggior parte, a dominare il mercato italiano sono le auto di piccole dimensioni, in particolare citycar e utilitarie (58,1%). Quest’ultime si dividono in berline (17,9%) e Suv (27,1%). Rientrano tra le predilette per ragioni di qualità, spazio, prestazioni e prezzo.

 

Auto usate: quali tendenze

Guardando alle auto usate invece, continuano a rimanere una scelta preponderante, nonostante alcuni aumenti nei listini prezzi proprio perché la richiesta è diventata altissima visto che tempi di realizzazione e consegna di vetture nuove avevano subito forti rallentamenti, anche per via della scarsità di semiconduttori. Continua a resistere la schiera di coloro che cercano un rivenditore auto che proponga questo genere di offerta, soprattutto in Lombardia che, tra le regioni italiane, è in vetta con il maggior numero di auto usate vendute (21%). Dato che la richiesta è così elevata, non è difficile trovare un concessionario di auto usate a Brescia, che sappia proporre modelli e soluzioni più adatte allo stile di vita e alle esigenze dell’acquirente. Guardando in prospettiva nazionale, confrontando i dati con il 2022, il mercato si conferma in tendenza positiva, con 964.553 vetture usate acquistate, con un + 5,3% rispetto ai primi mesi del 2022. Come per le auto nuove, anche nell’usato prevalgono le alimentazioni tradizionali come diesel e benzina, seppur gli incrementi maggiori hanno interessato le vetture ibride diesel (+7,3%).

 

Perché in Italia ci sono tante auto usate?

Come qualsiasi bene di consumo, le auto hanno un ciclo di vita: a un certo punto in molti decidono di venderla e acquistarne una nuova, anche se ancora in buono stato, che finisce sul mercato delle auto usate. In Italia questo fenomeno si rende ancora più evidente per via dell’alto numero di nuove immatricolazioni, essendo uno dei principali mercati automobilistici europei, auto che dopo alcuni anni vengono messe in vendita come usate; degli alti costi di proprietà per mantenere un’autovettura quali assicurazione, manutenzione e tasse che spingono le persone a puntare su una vettura usata, a prezzi più convenienti; e il clima economico, incerto ormai da anni, che fa propendere verso soluzioni più abbordabili e risparmiose. Senza dimenticare che nel Belpaese circolano tantissime auto d’epoca e vintage, simboli di una ricca storia automobilistica che si è sempre distinta su questo territorio, modelli che indubbiamente contribuiscono a incrementare il numero di auto potenzialmente usate presenti lungo le strade italiane.

Essendoci sul territorio un numero così elevato di auto usate, i rivenditori hanno intercettato nel tempo questa opportunità, dedicando apposite sezioni delle loro concessionarie alla vendita di autovetture di seconda mano, fornendo assistenza e manutenzione proprio come se stessero cedendo all’acquirente un nuovo modello. Inoltre la maggior parte accetta di ritirare una vettura usata contestualmente all’acquisto di una nuova tipologia.

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