Picchiato dal genitore di un giovane calciatore durante la partita. Nonostante fosse impossibilitato a reagire a causa della Sla. Protagonista (anzi: vittima) dei fatti è Stefano Turchi, 55 anni, ex calciatore dell’Ancona che da qualche anno si trova sulla sedia a rotelle a causa della malattia neurodegenerativa che lo ha colpito nel 2007.
E’ avvenuto questo fine settimana, durante la sfida tra Brusaporto (club di cui Turchi è dirigente) e Uesse Sarnico (Bergamo), valida per il campionato Allievi élite under 17.
Turchi – uno dei protagonisti della promozione in A dell’Ancona nel 1992 – ha denunciato di essere stato ripetutamente colpito con calci e pugni, riportando un trauma cranico e diverse ferite. Stando alla ricostruzione, durante la partita (poi finita 1 a 1) un giovane calciatore si sarebbe sentito male, chiedendo di essere sostituito. A quel punto il padre avrebbe preso l’auto per caricare il figlio. Il giovane si sarebbe poi ripreso e il genitore sarebbe rimasto nella zona riservata dell’impianto, alterandosi sempre di più fino alla presunta aggressione (le cui conseguenze sono state limitate dall’intervento dei presenti).
Turchi si è detto spaventato dell’accaduto e ha aggiunto: “Sto pensando di abbandonare tutto, di farmi indietro, nonostante tutta la mia vita sia stata dedicata al calcio”. In una nota l’Uesse Sarnico si dice parte lesa e “condanna fermamente ciò che è accaduto”.