🔴 Profughi, Del Bono contro Rolfi: faccia autocritica su Putin | La replica: polemica da bar
E' scontro, a Brescia, sulla gestione dei profughi in arrivo dall'Ucraina. Una polemica che ha già il sapore di scontro elettorale visto che Emilio Del Bono (se il parlamento approverà il via libera al terzo mandato per i sindaci) e l'assessore regionale leghista Fabio Rolfi (se il centrodestra darà il via libera) sono oggi tra i più probabili contendenti in vista delle elezioni comunali del 2023
E’ scontro, a Brescia, sulla gestione dei profughi in arrivo dall’Ucraina. Una polemica che ha già il sapore di scontro elettorale visto che Emilio Del Bono (se il parlamento approverà il via libera al terzo mandato per i sindaci) e l’assessore regionale leghista Fabio Rolfi (se il centrodestra darà il via libera) sono oggi tra i più probabili contendenti in vista delle elezioni comunali del 2023.
Dopo la proposta di Rolfi di utilizzare l’hub di via Morelli per accogliere le persone in fuga dalla guerra, infatti, Del Bono ha bollato l’idea come fantasiosa e pubblicato su Facebook un video di qualche anno in cui l’esponente della Lega parla in termini non certo di condanna di Putin, invitandolo a fare autocritica. La replica è arrivata poche ore dopo. Rolfi invita Del Bono a mantenere un atteggiamento più istituzionale e parla di “polemiche banali e volgari (…) anche di fronte a una tragedia umana come quella che stanno vivendo donne e bambini in fuga dalla guerra”.
L’ATTACCO DI DEL BONO A ROLFI
Leggo di fantasiose proposte dell’assessore all’agricoltura Rolfi sull’accoglienza dei profughi ucraini in città. Lasci stare non è materia sua. Qui c’è una Amministrazione comunale che sa come si fa accoglienza anche quando lui e i suoi amici sparavano giorno sì giorno pure contro i profughi.
Convinca, se proprio vuole fare qualcosa di concreto, i sindaci leghisti ad inserirsi nel sistema SAI di accoglienza che permette di mettere a disposizione appartamenti a chi sta arrivando. E possibilmente con qualche autocritica e senza alcuna maglietta pro putin.
LA REPLICA DI ROLFI A DEL BONO
La miseria politica del sindaco di Brescia Emilio Del Bono e di alcuni ormai dimenticati rappresentanti della sinistra bresciana lascia sbigottiti. Anche di fronte a una tragedia umana come quella che stanno vivendo donne e bambini in fuga dalla guerra, riescono a trovare tempo e voglia di fare polemiche banali e volgari. Tra l’altro con una rabbia e con parole incendiarie che sarebbe meglio evitare di utilizzare in questo periodo storico. Io non ho mai “sparato sui profughi” (una frase vergognosa, sulla quale il mio avvocato sarà lieto di fare doverose valutazioni) e mi sono sempre impegnato per dare una mano a persone che ne avevano necessità. I sindaci leghisti stanno accogliendo chi ne ha diritto, tanto quanto i sindaci di qualsiasi altro partito, come è giusto che sia. Bisogna ragionare sulle proposte, lavorare per dare soluzioni, unire le forze per fornire risposte ai bisogni dei cittadini, nel solco della tradizione bresciana, fatta di attenzione alle persone. Tutti si aspettano flussi in crescita nei prossimi giorni e nella parrocchia di San Polo (che sta facendo un lavoro straordinario) rischiamo di non avere spazio a sufficienza per le operazioni di prima accoglienza, sanitaria e amministrativa. Basta parlare con volontari e operatori della Asst per rendersene conto, cosa che personalmente ho fatto. Per questo ho avanzato la proposta di utilizzare l’hub di via Morelli, che è al termine della esperienza come centro vaccinale: uno spazio che potremmo destinare a un servizio oggi necessario, anche nel rispetto delle normative anticovid. Dal sindaco di una delle città più importanti d’Italia ci si aspetterebbe un atteggiamento diverso, con un profilo istituzionale, argomenti e idee per affrontare meglio la situazione. E invece arrivano solo polemiche da bar sport o meglio da casa del popolo. Peccato, un’altra occasione persa.
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