Fabio Rolfi. E’ il nome dell’ex vicesindaco di Adriano Paroli il più pronunciato nel centrodestra per le elezioni comunali del 2023 in Loggia. Oggi ne (ri)parlano in contemporanea Giornale di Brescia e Bresciaoggi. E l’interessato, fino ad ora, non ha mai smentito – nè confermato ufficialmente, ovvio – che la sua candidatura a sindaco nel 2023 sia un’opzione in campo.
La certezza, comunque, è che il centrodestra vuole anticipare i tempi, arrivando all’indicazione prima dell’estate anche per mettere in difficoltà il centrosinistra che da settimane sta discutendo (e litigando) su diversi nomi. Il nome, va poi aggiunto, spetta stavolta alla Lega.
L’IPOTESI ROLFI E LE INCOGNITE
Rolfi, attualmente, ricopre l’incarico (ben retribuito) di assessore regionale all’Agricoltura. Ma se inizialmente l’ex vicesindaco aveva sempre respinto l’ipotesi di un ritorno in Loggia, da tempo (dal 2017, quando pubblicò un post scherzoso, ma non troppo, sui social) appare possibilista. Certo Rolfi non fa parte dei cosiddetti salviniani della prima ora, ma il suo profilo viene accreditato da molti come quello giusto per accontentare la base leghista e – come gli riconosce anche Forza Italia – non spaventare l’elettorato cattolico-moderato. Inoltre, per motivi diversi, le possibili alternative a Rolfi (Simona Bordonali, Fausto Di Mezza e Massimo Tacconi) non sembrano essere in campo. Tanto più alla luce del fatto che la candidatura di Rolfi in Comune libererebbe un posto prezioso in Regione, che potrebbe essere occupato da uno degli esclusi di Roma (tra percentuale di consenso del partito e riduzione dei parlamentari si annuncia una forte riduzione della delegazione).
Tra Rolfi e la candidatura unitaria del centrodestra, però, c’è la questione dei difficili rapporti tra la Lega e gli alleati di Fratelli d’Italia. Ad oggi non è possibile prevedere l’esito della discussione nazionale e le ricadute locali, nè è da escludere che a Brescia Fdi possa correre da sola al primo turno, per poi associarsi agli alleati al ballottaggio (uno scenario che, però, potrebbe favorire il fronte opposto).
GLI ALTRI NOMI IN CAMPO
Al momento non esistono nomi contrapposti all’ipotesi Rolfi per la candidatura del centrodestra. I possibili candidati della cosiddetta società civile sembrano essere usciti dai giochi. E’ scartata anche l’ipotesi Mariastella Gelmini (che rimarrà a Roma) e di difficile realizzazione quella di un ritorno di Adriano Paroli. Mentre Fratelli d’Italia ha fatto sapere di avere due nomi di professionisti da candidare, ma oggi non ha numeri per imporre la propria scelta a Lega e Forza Italia. Insomma: l’ipotesi Rolfi – salvo passi indietro dell’interessato – appare oggi quella più probabile.
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