⚠️ Caldo, un pericolo in più per chi ha avuto il Covid: ecco i consigli utili di Ats Brescia
Superato il solstizio d’estate, siamo ormai nel pieno della bella stagione. E anche se qualche temporale riesce talvolta a rinfrescare l’aria, bisogna fare i conti con temperature elevate che possono avere effetti indesiderati sulla salute.
Come si legge nell’introduzione del “Piano degli interventi 2021 – Fattori climatici e tutela
della popolazione fragile” approvato da Ats Brescia, «le conseguenze delle ondate di calore possono essere però prevenute o ridotte attraverso l’attivazione di sistemi di previsione d’allarme locali, un’informazione tempestiva e corretta della popolazione e l’adozione di adeguate misure a sostegno alle persone più a rischio. »
E quest’anno tra le persone più a rischio ci sarebbero anche quei soggetti che dopo aver contratto il coronavirus e aver superato la fase acuta della malattia non sono del tutto guariti. Si manifesterebbe in questi casi una sindrome cronica (long-term COVID-19), caratterizzata, anche a distanza di mesi dall’infezione, da difficoltà respiratorie, stati febbrili, disturbi del sonno e gastrointestinali, ansia e depressione, che potrebbe – secondo alcuni studi citati nel Piano degli interventi 2021 – portare una minore tolleranza al caldo e un maggior rischio di subire gli effetti delle ondate climatiche caratterizzate da elevate temperature ambientali.
Le principali precauzioni da adottare nel periodo estivo
Popolazione generale
Livello 0: condizioni meteorologiche che non comportano un rischio
per la salute della popolazione.
- migliorare il microclima dell’ambiente domestico e di lavoro attraverso
schermature e isolamento termico. - eseguire la manutenzione del condizionatore prima di utilizzarlo
- informarsi sui servizi di assistenza disponibili nel proprio territorio
(tramite la App Caldo e Salute, sul sito www.salute.gov.it o sul sito di
ATS Brescia www.ats-brescia.it/piano-caldo)
Livello 1 di pre-allerta: condizioni meteorologiche che possono
precedere il verificarsi di un’ondata di calore.
- informarsi sulla presenza di locali pubblici climatizzati vicino a casa dove poter trascorrere alcune ore della giornata
- pianificare le scorte di acqua, cibo e medicinali
Livello 2: indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili
- proteggersi dal caldo in casa, ad esempio utilizzando in modo corretto
un condizionatore. Se si possiede solo un ventilatore utilizzarlo
seguendo alcuni accorgimenti (vedasi l’opuscolo Come migliorare il
microclima delle abitazioni pubblicato sul sito ATS) - Se possibile, trascorrere le ore più calde della giornata in un luogo
pubblico climatizzato - Praticare l’attività fisica intensa all’aria aperta durante le ore più
fresche (al mattino presto e alla sera) e aumentare l’idratazione - Ridurre l’attività fisica all’aperto, evitare le zone particolarmente
trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi, dove si registrano alti
valori di ozono - Bere acqua a sufficienza, aumentando la quantità in caso di
sudorazione intensa - Proteggere la pelle dai raggi ultravioletti con creme solari ad alto
fattore protettivo, proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con
lenti con filtri UV. Evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore di
massima esposizione (ore 10-14 oppure 11-15 con l’ora legale).
Livello 3: indica ondata di calore con possibili effetti negativi sulla
salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio
come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da
malattie croniche.
- Ridurre l’attività fisica all’aperto, evitare le zone particolarmente
trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi, dove si registrano alti
valori di ozono - Fare attenzione alla corretta conservazione e trasporto degli alimenti
deperibili - Evitare i viaggi in automobile durante le ore più calde se non si
dispone di climatizzatore - Offrire assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani
che vivono da soli) e segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali
situazioni che necessitano di un intervento.
Persone socialmente isolate e persone senza fissa dimora
- se si vive soli e si è in difficoltà, non esitare a chiedere aiuto a
conoscenti e vicini di casa. - Se si è conoscenza di persone anziane che vivono sole e si ha la
possibilità, offrire il proprio aiuto per la spesa, i farmaci, le visite
mediche, altrimenti segnalarle ai servizi sociali. - Se si è conoscenza di persone anziane che vivono sole, controllare di
tanto in tanto le condizioni di salute, l’idratazione e la protezione dal
caldo in casa. In caso di peggioramento delle condizioni di salute o dei
sintomi delle malattie associate al caldo, chiamare il medico curante o
il numero di emergenza sanitaria 112 - Segnalare ai servizi sociali la presenza in strada di persone in stato di
povertà, senza un riparo.
Popolazione a rischio per condizioni di salute o ambientali
- Consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o
della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i
diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici). - Segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che
sopraggiunga durante la terapia farmacologica. - Non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso
- Sorvegliare e prendersi cura delle persone a rischio: prestare
attenzione a familiari o vicini di casa anziani, specialmente se vivono
da soli e, ove possibile, aiutarli a svolgere alcune piccole faccende,
come fare la spesa, ritirare i farmaci in farmacia, etc. - segnalare ai servizi sociosanitari eventuali situazioni che necessitano di un
intervento, come persone che vivono in situazioni di grave indigenza o
di pericolo per la salute.
Anziani
- All’inizio dell’estate verificare con il medico curante le terapie e
valutare l’uso corretto in caso di temperature elevate - Areare la casa durante le ore notturne e chiudere imposte esterne e
tende durante il giorno - Far indossare abiti di cotone o lino comodi di colore chiaro, evitare
fibre sintetiche - Far bere spesso l’anziano anche in assenza di stimolo della sete e fare
in modo che segua una dieta sana, evitando bevande alcoliche, bibite
gassate e zuccherate e ghiacciate - Incoraggiare la persona anziana a muoversi con regolarità
- Durante l’ondata di calore monitorare la temperatura corporea
dell’anziano e l’assunzione di liquidi; rinfrescarlo con spugnature con
acqua fresca, evitando però bruschi sbalzi di temperatura; farlo
soggiornare in luoghi climatizzati ed evitare le uscite all’aperto nelle
ore più calde - Assicurarsi che le persone malate e/o costrette a letto non siano
troppo coperte - Evitare di far uscire l’anziano in zone particolarmente trafficate, e nei
parchi e nelle aree verdi dove si registrano alti valori di ozono, un
potente irritante delle vie respiratorie - Fare attenzione ai sintomi di disidratazione (Irritabilità, Distraibilità,
Ipersonnia fino alla letargia, Astenia, Anoressia, spasmi muscolari) e
dei disturbi associati al caldo - Nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di
alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare
regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento
dello stato di salute - Informarsi sui servizi di assistenza per gli anziani durante il periodo
estivo disponibili nel proprio territorio (tramite la App Caldo e Salute,
sul sito www.salute.gov.it o sul sito di ATS Brescia) - Tenere sempre una lista di numeri di telefono di persone da contattare
ATS di Brescia – Direzione Generale – U.O. Epidemiologia Pagina 16/20
in caso di necessità ed evidenziare i numeri utili da chiamare nelle
emergenze (ambulatorio medico, guardia medica, 118).
Donne in gravidanza
- Evitare l’eccessivo incremento ponderale;
- Fare attenzione alla adeguata idratazione bevendo 2,5 litri di acqua al
giorno: il caldo può causare la perdita, attraverso la sudorazione, di
liquidi e sali minerali, preziosi per l’equilibrio materno-fetale - Proteggersi dal caldo eccessivo all’interno della abitazione (utilizzo
corretto del condizionatore, schermature ai vetri, finestre, vestire con
indumenti leggeri) - Evitare le strade molto trafficate e le aree verdi dove i livelli di ozono
sono più elevati - Utilizzare sempre creme protettive per evitare scottature e la
comparsa di macchie scure sulla pelle (più frequenti in gravidanza a
causa delle modificazioni ormonali). - Per ulteriori consigli consultare l’opuscolo “Come vincere il caldo in
gravidanza” pubblicato sul sito di ATS
Lattanti e bambini piccoli
- Offrire spesso al bambino acqua da bere
- Allattare i neonati più frequentemente
- Scegliere un’alimentazione ricca di frutta e verdura, con alto contenuto
di liquidi e di sali minerali - Controllare la temperatura corporea dei lattanti e dei bambini piccoli,
rinfrescare il loro corpo con una doccia tiepida e quando possibile
aprire il pannolino - Mantenere freschi i locali dove soggiorna il bambino
- In caso di sintomi lievi quali nausea, vomito, debolezza muscolare,
affaticamento, mal di testa, tenere il bambino all’ombra, rinfrescandolo
con acqua e lasciare ampie parti del corpo scoperte. - In caso di sintomi moderati o gravi disidratazione, stress da calore
contattare immediatamente il pediatra o i servizi di emergenza. - All’interno di un’automobile le temperature possono raggiungere
velocemente valori molto elevati. Evitare di lasciare i bambini da soli in
macchina, anche se per brevi soste (vedi opuscolo “Estate sicura: mai
lasciare i bambini soli in macchina” pubblicato sul sito di ATS). - Assicurarsi di avere installato correttamente il dispositivo
antiabbandono (obbligatorio quando si trasporta un bambino di età
inferiore ai 4 anni.) - Durante un’ondata di calore, controllare regolarmente la temperatura
corporea dei lattanti e bambini piccoli e se possibile aprire il pannolino,
non esporre al sole i bambini sotto i 6 mesi di vita;
Lavoratori all’aperto
- Prevenire la disidratazione (avere acqua fresca a disposizione e
bere regolarmente, a prescindere dallo stimolo della sete); - Indossare abiti leggeri di cotone, traspiranti, di colore chiaro,
comodi, adoperando un copricapo (non lavorare a pelle nuda); - Rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca;
- Informarsi sui sintomi a cui prestare attenzione e sulle
procedure di emergenza - Lavorare nelle zone meno esposte al sole;
- Ridurre il ritmo di lavoro, aumentare la frequenza delle pause e
riposarsi in luoghi freschi - Evitare di lavorare da soli.
- Programmare il lavoro fisico più pesante nelle ore più fresche.
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