Due consigli ai bresciani che vogliono andare a Milano a vedere la mostra di Keith Haring
A Milano, nei giorni scorsi, si è aperta un’esposizione imperdibile per gli amanti della pop art. Il 21 febbraio, infatti, è stata inaugurata la mostra “Keith Haring – About Art” personale dedicata all’eclettico artista neworkese, che sarà visitabile fino al 18 giugno al prezzo di 12 euro (ma con numerose casistiche di sconto, controllate bene sul sito ufficiale).
A Palazzo Reale sono arrivate da Oltreoceano tante opere, e di qualità. Non c’è tutto, certo. Ma non si tratta di una di quelle mostre “fuffa” in cui del pittore-richiamo trovate quattro opere in croce uscite da un magazzino, affiancate da decine di altre di artisti sconosciuti. Qui alcuni dei graffiti più noti di Haring ci sono, e se compaiono opere di altri pittori si tratta di Picasso e Pollock (giusto per fare due nomi).
Se amate l’arte, insomma, non potete perdervi questa mostra, che ha anche il pregio di mostrare Haring in un lato per nulla noto al pubblico italiano, evidenziando la sua raffinatezza e la sua capacità di contestualizzare le opere nella millenaria tradizione artistica occidentale, con citazioni dotte e ricorrenti che vanno dall’antica Roma a Wharol.
DUE CONSIGLI PER I BRESCIANI:
Andateci in treno:
Evitate problemi di parcheggio, di zone chiuse al traffico e spese folli. I treni regionali da Brescia partono più o meno ogni ora e vi portano alla Stazione centrale di Milano in circa un’ora al prezzo di 14,60 euro (andata e ritorno), da lì – prendendo la linea gialla della metropolitana – sarete in piazza Duomo (la mostra è sul fianco destro, di fronte alla Madonnina) in una manciata di minuti e di fermate (3 euro andata e ritorno). L’ultimo treno è dopo mezzanotte.
Comprate i biglietti on line:
Le code all’ingresso sono lunghissime e se comprate il biglietto on line potete saltarle interamente. Attenti a una sola cosa: dai test della redazione di BsNews le disponibilità di biglietti relative ai singoli orari (sì, dovete indicare a quale ora volete entrare) possono variare a seconda del giorno in cui prenotate.
UN CONSIGLIO PER GLI ORGANIZZATORI:
L’audioguida è ben fatta e mai noiosa. Però sarebbe utile se i numeretti che i visitatori devono cliccare sulla guida per ascoltare la descrizione dell’opera fossero più grandi di due centimetri e magari non nascosti nelle descrizioni delle opere. Missione impossible per gli anziani, ma anche per i giovani con dieci decimi di vista se c’è molta gente.