Metro Cash & Carry vince il ricorso contro la (super) tassa sui rifiuti imposta dal Comune di Brescia nel 2014 e nel 2015. A darle ragione è il Tar di Brescia che ha stabilito che la Tari non va calcolata su tutta la superficie di proprietà del noto supermercato all’ingrosso ma solo sulle aree in cui vengono effettivamente prodotti i rifiuti (uffici, stoccaggio merci, reparti).
Metro aveva chiesto che venissero scomputati dai conteggi gli ampi parcheggi che circondano la struttura, al momento tassati a 1,7 euro al metro quadro. Una superficie totale che ha fatto arrivare il conto della Tari a 200mila euro all’anno. Ma la Loggia non molla e ha già fatto sapere che si opporrà all’analogo ricorso presentato da Metro per la Tari 2016 grazie a “nuovi elementi e una valutazione sul campo fatta con Aprica e l’ufficio rifiuti”. (lu.ort.)