Il sindaco del Bono oggi su Facebook parla di neve e polemizza con i giornali

Tutti i giorni (o quasi) alle 14 Bsnews.it vi propone l’aggiornamento su cosa il sindaco di Brescia Emilio Del Bono sta postando, commentando e divulgando su Facebook…

Non è riuscito a trattenere le parole e, dopo aver visto riportate sui giornali le critiche dei tanti cittadini che sui social lamentavano una cattiva gestione dell’emergenza neve in città, Del Bono ha postato un lungo commento, ma invece di spiegare, ha attaccato: “Prestarsi come fa qualche giornale ad una polemica palesemente strumentale sul piano neve del comune vuol dire non avere misura. In una provincia con 110.000 persone che non avevano energia elettrica ed acqua e migliaia che sono rimaste bloccate, drammatizzare qualche disagio ovvio in città, lascia senza parole. Soprattutto non da merito alle centinaia di persone che hanno lavorato notte e giorno strenuamente. Certo il piano può e deve essere migliorato ma enfatizzare certe becere considerazioni non fa certo crescere in civiltà i nostri concittadini.. Cerchiamo di raccogliere i suggerimenti utili e le critiche fondate ma le speculazioni politiche da politici da bar non servono a nulla. Quindi più serietà ed impegno questo sì”.

Tra i commentatori, anche il capocronista di Bresciaoggi, Marco Bencivenga che con il primo cittadino ha una storia di scambi di battute social: “Caro Emilio, non so a che giornale tu ti riferisca, ma sarebbe più giusto – foss’anche il "mio" Bresciaoggi – che tu dicessi chiaramente qual è il bersaglio. Per rispetto degli altri e per chiarezza. Per quanto ci riguarda, dopo un servizio e un titolo fin troppo soft sull’edizione di ieri ("L’imbiancata di febbraio: incidenti lievi e tanta poesia"), oggi abbiamo dedicato ben quattro pagine alla nevicata in città e in provincia, raccontandone sia gli aspetti drammatici, come l’infarto fatale a tre improvvisati quanto generosi spalatori della Bassa, sia lo spiegamento di forze messo in campo dal Comune di Brescia, sottolineandone l’impegno, ma anche i limiti. Fin dal mattino abbiamo anche cercato e raccolto notizie e… la tua voce (condensata in un articolo di oltre 100 righe su 4 colonne, nel quale tu stesso ammetti l’esistenza di qualche ritardo e criticità) e la voce dell’assessore competente (irraggiungibile nella giornata di giovedì, perché – mi è stato riferito – aveva la febbre a 40, poveretto). Poi abbiamo raccontato i gravi problemi e disagi riscontrati in provincia, abbiamo pubblicato l’interessante testimonianza di un lettore e, sì, abbiamo anche ripreso parte del dibattito che si è scatenato sui social, a partire da Fb. Perché è compito dei giornali dare voce a tutti, amministratori e opposizione, maggioranza e minoranza, sindaco e semplici cittadini. Come sempre. Senza alcun vantaggio e senza alcuno scopo, se non quello di dar voce alla città. Dove sta allora il "non avere misura"? In cosa consiste il "prestarsi", verbo alquanto ambiguo e tendenzioso? Il Comune non ha "fatto un favore" ai cittadini spazzando le strade, ma ha semplicemente assolto a un suo compito, per il quale ha destinato ingenti risorse, compatibilmente con le possibilità di bilancio. Quanto ai giudizi dei politici di parte avversa, non fartene un cruccio: non hanno sbagliato i giornali a riportarli (compreso il divertente fotomontaggio del tuo cartello elettorale che inneggia ai moon boot: che senso ha firmare per Charlie Hedbo e la libertà di satira e poi prendersela per un semplice fotomontaggio ironico?) : fa semplicemente parte del gioco. Ho toccato con mano in varie occasioni il tuo grado di popolarità fra i bresciani, quindi non sentirti minacciato, né da loro né dai giornali, che continueranno a fare il loro dovere di "cani di guardia del potere" (mi pare una pessima definizione, ma viene usata spesso e per una volta ne abuso anch’io), per quanto ci riguarda con tutti i limiti del caso, ma senza alcun secondo fine. Mai. Da parte nostra serietà, impegno e pure senso della misura ci sono sempre. Se il tuo riferimento è ai politici dell’opposizione, ti risponderanno loro, se lo riterranno. Noi, semmai, ne riferiremo. In piena libertà: perché diamo voce a tutti, ma non siamo portavoce di nessuno.