Champions League, sfida decisiva per l’An Brescia con i serbi del Kragujevac

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Grande voglia di fare risultato e massima determinazione nel fare tutto il possibile affinchè si concretizzi il proprio potenziale: è con questo stato d’animo che l’An Brescia si appresta ad affrontare la quarta giornata della fase preliminare di Champions League. L’appuntamento è domani, alle 20.30 (con diretta televisiva su Rai Sport 2), alla piscina di Mompiano, e gli avversari di turno saranno i serbi – vice campioni d’Europa – del Radnicki Kragujevac, formazione incrociata nella passata stagione, sempre nella fase a gironi. Un po’ per riscattare il passo falso casalingo con l’Eger, e soprattutto per continuare a rimanere saldamente in corsa per la qualificazione alle finali di Barcellona, i ragazzi di Sandro Bovo sono chiamati a una prova dove emergano tutto il carattere e le qualità necessarie per avere la meglio sugli ospiti. Com’è normale che sia in una competizione continentale, il compito non sarà facile: anche se, rispetto all’anno scorso, Kragujevac ha perso autentici fuoriclasse come il centroboa Boris Zlokovic, il mancino Filip Filipovic e il difensore Damir Buric, sebbene non schieri più un elemento di valore come l’altro centroboa, Milos Korolija, la squadra di Uros Stevanovic rimane sempre un ostacolo tra i più difficili. Ne sanno qualcosa i campioni in carica del Barceloneta, nettamente sconfitti (12 a 7) due settimane fa in Serbia, così come ne sa qualcosa la corazzata croata del Primorje Rijeka, costretta al pari (8 a 8) nell’ultimo turno della Triglav Regional Liga, ovvero il neo-campionato che raccoglie il meglio della pallanuoto serba, montenegrina, croata e slovena. Oltre che dai confermati Zdravko Radic, Ivan Basara, Srdjan Vuksanovic, e l’ex Brescia, Aleksandar Ciric – sempre nel cuore dei tifosi biancazzurri -, l’alto livello è garantito da innesti di indubbio valore come il montenegrino (ex Canottieri Napoli) Filip Trajkovic, il croato naturalizzato brasiliano (sotto la guida del ct Ratko Rudic, la nazionale verdeoro nutre molte ambizioni riguardo ai giochi olimpici che ospiterà nel 2016), Josip Vrlic, il giovane Nikola Dedovic, l’ex Ortigia Marko Cuk e l’ex Barceloneta Marko Petkovic; il tutto per una rosa che combina esperienza e talento. Per Presciutti e compagni, se non proprio una gara da dentro o fuori (con il Barceloneta qualificato d’ufficio e il Recco lanciatissimo al comando del girone, per le altre quattro formazioni, a disposizione, rimane solo un posto), senz’altro un match da disputare col coltello tra i denti, confidando anche nel caloroso sostegno di un pubblico numeroso e appassionato (l’ingresso alla partita è al costo di 10 euro, gratis per gli under 14 e i tesserati An).

 

«La sfida è decisiva – afferma il tecnico dell’An, Bovo -, dobbiamo conquistare i tre punti per tenerci le porte aperte sulla Final Six; fin qui, abbiamo giocato due ottime partite e poi, con l’Eger, è mancata la concretezza in attacco. Davanti a un Kragujevac con tanta esperienza e qualità, domani occorreranno grinta e lucidità al 110 per cento; mi auguro di vedere una grande cornice di pubblico, anche l’apporto dei tifosi può essere determinante».

«Per noi – dice l’estremo difensore biancazzurro, Marco Del Lungo -, la partita è davvero importante, vogliamo dare un segnale forte, vogliamo far vedere che ci siamo anche noi nella lotta per arrivare nelle prime sei; sarà un match da giocare al massimo fino all’ultimo secondo, è vero che, rispetto a un anno fa, loro si sono ridimensionati, ma rimangono sempre un team di alto livello».                     

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