Altro stop per il giovane sikh del Montirone, col turbante non lo fanno giocare

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Ha 15 anni, e una gran voglia di giocare a calcio. Due domeniche fa però l’arbitro, con una interpretazione del regolamento quantomeno "originale", l’ha costretto a rimanere inizialmente in panchina. Stessa cosa ripetuta dall’arbitro della gara di ieri mattina. Il caso del giovane Gurpartap Singh si arricchisce di un altro controverso episodio.

Dal fatto ha parlato nei giorni scorsi anche la Gazzetta dello Sport (leggi qui l’articolo). Gurpartap gioca a calcio da diversi anni (la scorsa stagione nei giovanissimi del Ghedi), quest’anno nelle fila degli allievi del Montirone. Per motivi religiosi ha sempre indossato sul capo un turbante, e non ha mai avuto problemi tranne appunto due domeniche fa e ieri mattina, come riportato stamane sulle colonne di Bresiaoggi. L’arbitro della gara tra Montirone e Real Sant’Eufemia lo relegò in panchina, salvo poi pentirsene consentendone l’ingresso in campo nei minuti finali (per motivi inspiegabili). Il direttore di gara di ieri, nella partita tra Montirone e Fornaci, invece non si è nemmeno pentito, e il ragazzo è stato in panchina tutta la gara. Il motivo? La restrittiva interpretazione della norma n.4 del regolamento del gioco calcio (vedi qui) che prevede che ogni altro oggetto, oltre a maglia, pantaloncini, parastinchi, calzettoni e scarpe, sia espressamente sottoposto al giudizio dell’arbitro. Insomma, il guaio è che la norma va interpretata.

La società del Montirone non ha intenzione di rassegnarsi. Il turbante non è assolutamente pericoloso né per il ragazzo né per gli avversari. Serve il pronunciamento ufficiale da parte della Figc.
(a.c.)

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1 COMMENT

  1. nel momento in cui la norma recita che "….ogni altro oggetto sia espressamente sottoposto al giudizio dell’arbitro" mi pare ovvio che il buon senso dell’arbitro sia fondamentale, non vedo come un turbante possa essere giudicato potenzialmente pericoloso per l incolumità dei giocatori, ma se la decisione spetta all arbitro dal punto di vista normativo non trovo vi sia nulla di irregolare. Che poi nel caso in questione gli arbitri abbiano voluto fare i fenomeni e i protagonisti è lampante

  2. Va bene il buon senso. Va bene il rispetto della religione.
    Ma come si fa a giocare a calcio con un turbante in testa. Se il regolamento FIFA dice che non si può indossare indumenti oltre a quelli consentiti, se ne faccia una ragione. L’arbitro non ha colpe.

  3. "l’arbitro, con una interpretazione del regolamento quantomeno "originale" …ma chi li scrive questi articoli ? che cosa ci sarebbe di originale dal momento che tutti gli arbitri d’europa applicano lo stesso regolamento ?

  4. Il turbante indossato dai sikh è come una cuffia in cui tenere infilati i capelli, quindi non crea nessun tipo problema in campo. I giocatori possono indossare maschere protettive, caschetti e cerchietti per i capelli (che sono rigidi e quindi più pericolosi)…perchè questo "turbante" dovrebbe rappresentare un problema? E’ proprio vero che la gente è insensibile alle discriminazioni finchè riguardano gli altri…

  5. Ma che turbante hai visto tu? Quello dei nemici di Indiana Jones nel tempio maledetto? Informati prima di ridere come un babbeo, ti sei degnato di guardare almeno una foto del turbante che indossava il ragazzo? Evidentemente no, altrimenti non avresti scritto un commento simile.

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