Brescia, forte dei suoi 135mila iscritti alle sigle sindacali di categoria, si appresta a dare il via all’ottobre caldo delle proteste dei pensionati. Se i prossimi giorni saranno dedicati a presidi e volantinaggi, prima in città (giovedì) e poi in provincia, a Desenzano, Edolo, Palazzolo, Darfo e Iseo, il 9 ottobre sarà il giorno della manifestazione unitaria che porterà i pensionati bresciani in piazza Loggia.
Le richieste avanzate dalle tre sigle sindacali di riferimento, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, riguardano la riduzione delle tasse sulle pensioni, erose dai vari aumenti di tasse sia centrali che locali, la rivalutazione delle pensioni dal 1° gennaio 2014 e il finanziamento del fondo per la non autosufficienza. In particolare la reintroduzione della rivalutazione automatica delle pensioni, bloccata da due anni, sarebbe uno snodo decisivo contro la perdita di valore degli assegni mensili staccati ai pensionati, soprattutto per i 207mila che in provincia di Brescia ricevono un importo inferiore ai 1.000 euro (di questi ben 105mila sotto i 500 euro).
L’obiettivo delle manifestazioni, che a livello nazionale partono da Brescia, è fare pressione sul Governo affinché nella legge di stabilità di fine ottobre non si dimentichi dei pensionati.
(a.c.)