Mazzano, famiglia straniera vive in furgone. Diritti per Tutti: dal Comune una cattiva soluzione

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A distanza di quasi una settimana l’Amministrazione comunale di Mazzano ha proposto una soluzione per la famiglia che, dopo essere stata sfrattata nei mesi scorsi, vive in un furgone parcheggiato davanti al municipio. Ieri sera è stato comunicato ai genitori dei due bambini di 6 e 2 anni, uno invalido al 100%, che dai prossimi giorni la mamma ed i figli saranno collocati alla Casa dell’Accoglienza della Caritas a Cremona. “Una cattiva soluzione – per gli attivisti dell’associazione Diritti per Tutti – a cui la giunta PDL-Lega Nord è stata costretta dalla determinazione della famiglia che in questi giorni ha ricevuto la solidarietà, anche concreta, di diversi cittadini del paese che evidentemente non condividono le posizioni dell’amministrazione che ha lasciato sole ed abbandonate queste vittime della crisi”. Secondo l’associazione, “la sistemazione trovata è però fortemente penalizzante e lacerante sul piano degli affetti più profondi: il padre rimane in strada, separato dai bambini così piccoli e bisognosi di entrambi i genitori”.

Alla casa di accoglienza di Cremona però accolgono anche l’intero nucleo famigliare e non solo donne con figli. Da qui alcune domande che l’associazione Diritti per Tutti vorrebbe porre all’amministrazione di Mazzano: “perchè gli amministratori cattolici di Mazzano hanno voluto distruggere l’integrità di una famiglia che vuole stare insieme? C’è forse un intento punitivo tendente a creare disagio ed a costringere la famiglia a rifiutare l’assistenza o a tornare nel paese di origine da cui sono emigrati nel lontano 1990?” che continuano: “per il bene della mamma, stremata, e dei due piccoli bambini ( uno dei quali, lo ricordiamo ancora una volta, invalido) è stata accettata questa proposta ma l’Associazione Diritti per tutti ribadisce la propria posizione: agli sfratti per morosità incolpevole le istituzioni devono rispondere solo con il passaggio da casa a casa o in subordine con la collocazione in un altro alloggio temporaneo ma solo con la garanzia dell’integrità del nucleo famigliare. Le altre soluzioni sono disumane e indegne di una sociatà civile”.

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7 Commenti

  1. Se non sbaglio il sig. Umberto Gobbi , deus exmachina dell’associazione in oggetto, ha varie proprietà ereditate dal padre. Perchè non accoglie lui i "fratelli migranti" invece di obbligare la Comunità a mantenerli….In subordine potrebbero opsitarli nelle tante occupazioni fatte per la città e tollerate dal sig. Sindaco.

  2. non pensa che la tutela dei piú deboli competa alla collettività e non ai singoli. Tra l’altro non assistere le situazioni disperate costa molto di piú: provi ad immaginare quanto costa un ricovero in ospedale. Quando capiterà a lei? Varrà la pena assisterla oppure si potrà accampare la scusa che é troppo vecchio, oppure troppo povero o magari che é colpa sua se é malato.

  3. Complimenti alla redazione che ha cancellato il mio intervento dove segnalavo ed esecravo un post di tale bruna che contiene un’infame bestemmia, post, quest’ultimo, che, al contrario del mio, fa tutt’ora mostra di sé.

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