Parolini su taglio treni Mi-Ve: inutile erigere confini in una macro-regione

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“La  Lombardia, malgrado i tagli nei trasferimenti da parte dello Stato centrale, è l’unica regione a non aver tagliato i fondi destinati ai trasporti. In questo caso, auspichiamo la massima collaborazione con la Regione Veneto al fine di trovare una soluzione soddisfacente per i pendolari lombardi che ogni giorno viaggiano lungo questa tratta”.

E’ quanto affermato dal Capogruppo del Popolo della Libertà Maurizio Parolini e primo firmatario dell’interrogazione a risposta immediata all’assessore alle Infrastrutture e trasporti Mauro Del Tenno rispetto alla decisione unilaterale di Regione Veneto, in accordo con Trenitalia, di sopprimere otto corse lungo la tratta Venezia Milano.

In particolare, questo provvedimento, che dovrebbe entrare in vigore con il  prossimo dicembre, penalizzerebbe pesantemente quei pendolari lombardi residenti nella parte orientale della Lombardia (Desenzano, Sirmione e tutta la fascia dei Comuni del basso Garda bresciano e dell’alto Mantovano) che si troverebbero senza gli attuali collegamenti, peraltro, anche molto più abbordabili economicamente parlando, rispetto ai decisamente più costosi ‘Freccia Bianca’, in direzione del capoluogo lombardo.

Il Capogruppo del Popolo della Libertà ha altresì rimarcato come questa decisione vada contro l’idea della macroregione.

“Un’idea – ha aggiunto – che va declinata, non solo sotto il profilo politico, quanto, piuttosto del coordinamento tra regioni. Ormai, quest’area urbanizzata della pianura padana – ha detto il Capogruppo del Popolo della Libertà  – rappresenta un unicum da un punto di vista territoriale, pertanto, non è pensabile erigere confini, tra l’altro, senza pensare, che queste scelte hanno ricadute drammatiche sulla vita dei pendolari e delle loro famiglie”.

“Se da un lato – ha commentato il Capogruppo del Popolo della Libertà in Regione Lombardia Mauro Parolini – posso ritenermi soddisfatto per l’impegno messo in luce dall’assessore e dalla Giunta, dall’altro lato, non posso ad ogni modo, considerare positivi gli esiti prefigurati”.

Parolini ha riconfermato,  l’impossibilità d’accettare un’ipotesi che  andrebbe a penalizzare pesantemente oltre 2.600 lavoratori che ogni giorno utilizzano i collegamenti in essere tra Milano e Verona. “Non è pensabile – ha ribadito Parolini – che vengano erette barriere di questo tipo tra due regioni che insieme costituiscono un’area omogenea.

Da qui la richiesta forte di dialogo tra la nostra Regione con quella Veneta, Trenitalia e lo Stato centrale perchè si riesca a mantenere e possibilmente migliore i servizi attuali.  Chi si  muove ogni giorno per lavoro ha diritto a treni economici, rapidi e ben tenuti. “Abbiamo appreso – ha concluso il Capogruppo Parolini – dalla relazione dell’assessore Del Tenno che uno dei nodi centrali delle questione è il taglio dei finanziamenti un tempo previsti dallo Stato. Ebbene,  ritengo che considerata la delicatezza del tema in oggetto, il diritto alla mobilità, si debba riuscire a porre in essere tutti gli strumenti di pressione, affinché lo Stato sopperisca all’attuale mancanza di fondi”.

Da ultimo, Parolini ha commentato: “Senza dubbio questo non mi pare un buon inizio sul progetto della macroregione, tuttavia, questa può anche essere vista come un’opportunità per rendere più intensa l’interlocuzione tra le regioni del Nord che, evidentemente, deve servire prima di tutto a garantire soluzioni concrete ed efficaci, rispetto a tematiche prioritarie, com’è quella dei trasporti”.

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