Tintoretto, l’impresa interessata ad acquistarla e riqualificarla propone un risparmio di 9 milioni di euro rispetto al costo dell’abbattimento
Recuperare la torre Tintoretto e riqualificarla, vendendola ad un operatore esterno, è un ipotesi che il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, sta valuntando. Si era fatto avanti, proponendo uno studio di pre-fattibilità, l’ingegner Enzo Ragni (presidente della Cotefa), insieme all’impresa di costruzioni edili Nessi&Majocchi di Como, ma il Comune non ha ancora dato la sua disponibilità. In un’intervista al Bresciaoggi, l’ingegnere ritiene che ristrutturare la Tintoretto, dopo averla acquistata, è la via migliore, aggiungendo che la Loggia, con questa operazione risparmierebbe 9 milioni di euro. L’interesse degli acquirenti è nata quando a luglio la Regione ha detto che sarebbe stato erogato un ulteriore contributo per la demolizione. "L’acquisto della torre è un veicolo tecnico e finanziario. L’Aler ha una dotazione per demolire e ricomprare 195 alloggi. Noi ci proponiamo di risolvere il problema della Tintoretto facendo spendere ai soggetti interessati 9 milioni in meno rispetto al budget del Contratto di quartiere. L’idea è quella di acquistare la torre e ristrutturarla, a patto che l’Aler si impegni a comprare sulla carta almeno la metà degli alloggi. "Regaleremmo ad Aler e Comune diversi milioni. Siamo disposti a riqualificare i 195 appartamenti della torre con un costo di 80mila euro l’uno, con una spesa che va dai 15 ai 16 milioni. Il contratto prevede invece per gli alloggi sostitutivi un budget di 110mila euro l’uno circa, a cui si aggiungono i costi di demolizione, vale a dire 25,5 milioni". L’ingegnere ritiene che la perizia che stima l’edificio a 15 milioni di euro sia assolutamente fuori mercato per l’ housing sociale e che se il bando di gara partisse da quella cifra nessuno parteciperebbe.