“Italiani liberi e forti”, un nuovo partito nel nome di Don Sturzo. “Ma non chiamateci reduci”

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“Italiani liberi e forti”. E’ questo il nome del nuovo movimento (“una nuova proposta politica per la trasformazione morale e culturale dell’Italia”) presentato venerdì sera, alle 18, alla Camera di commercio di Brescia. A fare gli onori di casa il segretario politico Giovanni Palladino (72 anni) e il presidente del comitato Tecnico-scientifico Sandro Diotallevi. Di fronte a loro – e all’economista Marco Vitale – una quarantina di curiosi: in gran parte volti piuttosto conosciuti della politica bresciana (tra questi il civico Francesco Onofri e i consiglieri comunali di Ali Luigi Recupero e Giorgio Agnellini), con un’età media intorno ai 65 anni. Chiaro sin da subito l’orizzonte ideale del nuovo movimento, che si richiama esplicitamente a Don Sturzo nel nome e nei valori (ma “non vogliamo sembrare reduci” ha precisato Palladino). Da segnalare, anche il decalogo del partito, che tra l’altro recita: “Se ami troppo il denaro non fare attività politica”, “La pazienza dell’uomo politico deve imitare la pazienza che dio ha con gli uomini. Non disperare mai” (7), “Fare ogni sera l’esame di coscienza è buona abitudine anche per l’uomo politico” (10). Nel corso dell’ora molto abbondante di presentazione si è discusso unicamente di scenari nazionali, senza affrontare i temi bresciani (nei primi 60 minuti di interventi la parola “Brescia” è stata pronunciata una volta sola). Ma sono comunque da registrare i duri affondi nei confronti del leader dell’Udc Casini (bollato come “vecchio” da Palladini), del Pd (l’”80 per cento delle tessere sono comprate dai capicorrente”, ha detto Diotallevi) e della Lega (per le vicende di Renzo Bossi e di Fincantieri).

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1 COMMENT

  1. Nel decalogo potrebbero anche inserire: se non vuoi farti prendere per il culo da tutti non dire che sei di "Italiani liberi e forti".

  2. Io ero presente, grande incontro, la platea era composta da una cinquantina di simpatizzanti e curiosi tra cui, professionisti e imprenditori.
    Si sono sentite parole nuove! Finalmente!
    Mi rifarò una tessera di partito, dopo anni.

  3. italiani liberi e forti è una speranza per tutti gli italiani onesti,per tutti i cittadini diritti, con l’aiuto del vangelo e della chiesa, ilef vincerà, a patto che dia l’esempio e la testimonianza della verità come nel vangelo; via tutti i politici delinquenti, corrotti e malfattori, che negli ultimi 20 anni ci hanno portato al disastro etico-morale-economi co-sociale, che pur di rubare e fare rubare e farsi leggi ad personam, hanno negato la verità. Via tutti i politici di destra, sinistra e di centro, via il pedofilo-puttaniere- mafioso berlusca. Aprire la strada ai cittadini normali, semplici, preparati, onesti che hanno sempre ed ovunque il timore di Dio prima di avere il timore (relativo) degli uomini. Il problema è semplice: ci vogliono delle persone oneste, (che gratuitamente,
    devono solo guadagnarsi la giornata), che sappiano governare, non rubano e non fanno rubare, del resto lo dice il 5 comandamento, ed applicare la giustizia sociale per il primato della persona che è nel vangelo, è disumano che un burocrate statale guadagni 2 milioni di euro ed un vecchietto malato e bisognoso solo 450 euro al mese, ciò è un peccato dinanzi a Dio ed un reato dinanzi agli uomini.
    Subito ci vuole il codice etico, chi ruba e fa rubare espellerlo immediatamente d’ufficio dal partito senza se e senza ma, poichè l’etica e la morale viene prima della politica, senza aspettare i 3 gradi del giudizio che riguarda un problema solo penale(garantismo)e non un problema morale ed etico.
    Don Luigi Sturzo diceva che la politica senza morale e senza etica ( cioè senza i valori umani e divini), è e può diventare un’associazione di ladroni e delinquenti, come difatti sono i nostri partiti politici attuali, dediti solo alla gestione del potere ed alla corruzione, a chi ruba di più,
    in danno dei cittadini…..

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