E’ proprio il caso di dire “finalmente sposi”. Il fotografo bresciano Mario Frati e la sua novella sposa Tamara si sono uniti in matrimonio questo pomeriggio alle 15 in Broletto. Un “si” che aspettavano da aprile, quando dopo essersi presentati in Loggia per fissare la data delle nozze, lei è stata portata via da due agenti della Locale perché clandestina. Da allora – bsnews.it fu il primo quotidiano a dare la notizia – per per lei e mario è stata una guerra contro il tempo nel tentativo di coronare il loro sogno d’amore. Fino ad oggi. La consigliera di Sel Donatella Albini ha celebrato il matrimonio e gli amici più stretti erano tutti lì per loro, a festeggiare un grande amore che, per poter essere coronato, ha dovuto sorpassare tanti osptacoli
e così con il matrimonio di Mario e Tamara esce ancora una volta con le "pie en del sac" il povero Rolfi. Mai si fu visto a Brescia un vicesindaco così banalizzato dagli eventi cittadini. Lo fanno parlare, anzi fare la voce grossa come si fa coi bambini e poi il nulla. Chissà come si sentirà dopo tutte le sconfitte patite!
Davvero non sapevo che i consiglieri comunali potessero essere delegati a celebrare i matrimoni civili. I leghisti possono celebrare anche in rito celtico ?
ma i clandestini che si vogliono sposare non potrebbero semplicemente chiedere il permesso di soggiorno e mettersi in regola???? (sorvolando sul fatto che AVREBBERO DOVUTO mettersi in regola nel momento in cui sono entrati in Italia.)
ma i clandestini che si vogliono sposare non potrebbero semplicemente chiedere il permesso di soggiorno e mettersi in regola???? (sorvolando sul fatto che AVREBBERO DOVUTO mettersi in regola nel momento in cui sono entrati in Italia.)