Ci vuole tempo per metabolizzare una notizia tanto tragica, anzi due. E a distanza di soli quattro giorni è ancora troppo presto per i parenti di Pietro Antonelli e Alba, i coniugi trovati morti nella loro casa di Gavardo dimenticare cosa è accaduto in quella casa. Oltre alle formalità, i parenti infatti devono fare i conti anche con un nipote in carcere, Marco, accusato di aver massacrato i genitori a calci e pugni. Nonostante la disperazione per la perdita dei due coniugi però i parenti di Marco dichiarano di non volerlo abbandonare, nonostante tutto, nonostante le accuse che pendono sul suo capo e nonostante il silenzio in cui si è trincerato dal giorno del duplice omicidio. Non hanno ancora avuto modo di poterlo incontrare in carcere, ma hanno la volgia di ascoltarlo e stargli vicino e di non farlo sentire solo. Alle volte, i legami di sangue sono in grado di reggere alle peggiori tragedie.