Il trend inflativo a Brescia, dopo due anni e mezzo di continua crescita, segnala nel mese di maggio un’inversione di tendenza. L’inflazione si attesta al +3,1% su base annua e al -0,2% su base mensile. Sono quattro i capitoli che risultano avere indici dei prezzi in calo: Trasporti (diminuzioni di prezzo dei trasporti aerei e dei carburanti) il cui andamento deflativo ha effetti positivi sull’indice generale, Comunicazioni (prezzi di smartphone e telefoni cellulari in calo), Ricreazione Spettacolo e Cultura (in particolare per le variazioni di prezzo di e-books e pacchetti vacanze) e il capitolo Servizi Sanitari e Spesa per la Salute. Aumenti si registrano, invece, per Abitazione Acqua Energia Elettrica e Combustibili (tariffe biorarie di energia elettrica in forte aumento), Bevande Alcoliche e Tabacchi (altri tabacchi, vini e birre nazionali), Servizi Ricettivi e di Ristorazione (primi aumenti per nuova stagione di campeggi e agriturismo) e Prodotti Alimentari e Bevande Analcoliche. Invariati gli altri capitoli.
Da segnalare che per la prima volta da novembre 2009 l’indicatore di trend segnala una tendenza negativa (-0.07). Se ciò indica una prospettiva di livelli inflativi bassi, come auspicato dalla BCE, al contempo può essere letto come un indice di depressione dei prezzi dovuto alla contrattura dei consumi e alla congiuntura economica negativa, prospettando quindi il possibile rischio di una fase di deflazione. Solo nei prossimi mesi sarà possibile avere un quadro più chiaro a seconda dei livelli che tale indicatore raggiungerà.