Sequestro rifiuti cantiere Tav, Legambiente: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”

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"Il lupo perde il pelo ma non il vizio", è il commento di Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia, alla notizia dell’ennesimo sequestro nei cantieri TAV, avvenuto in seguito all’indagine dei Carabinieri del NOE di Brescia che hanno sequestrato 330 metri cubi di scorie cementizie miste a rottami ferrosi nei cantieri della TAV appena aperti.. "Gli inquinatori senza scrupoli non perdono tempo e a pochi mesi dal sequestro dei cantieri della Brebemi per l’interramento di rifuiti tossici adesso è la volta della TAV. La criminalità è in perfetta sintonia con l’apertura dei nuovi cantieri delle grandi opere, che anziché rilanciare occupazione e sviluppo diventano aree di stoccaggio di rifiuti speciali". Una notizia che lascia l’amaro in bocca, anche a fronte della forte esposizione della nostra economia in opere che spesso sembrano concepite più per costare che per servire. "Non solo l’alta velocità italiana costa il triplo di quanto costi in Europa, circa 34 milioni di euro a chilometro contro i 12 della Spagna – conclude Balotta – ma a quanto pare dovrebbe tristemente e illegalmente assolvere anche al ruolo di discarica di rifiuti speciali".

 

 

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