Stimolare i consumatori all’acquisto e sostenere i commercianti in questo periodo di crisi sono gli obiettivi del Progetto di legge ‘Sospensione del divieto di effettuare vendite promozionali nei periodi antecedenti i saldi’, presentato dai componenti l’Ufficio di Presidenza della Commissione Attività produttive e Lavoro della Regione (Mario Sala – PdL, Massimiliano Orsatti – Lega Nord e Stefano Tosi – Pd).
Il dispositivo, costituito da un unico articolo, prevede la sospensione, per la durata di un anno, della norma contenuta nella legge regionale 6/2010, che vieta le vendite promozionali durante i 30 giorni che precedono i saldi. Di fatto, sarà possibile per i commercianti effettuare ribassi sui prezzi di vendita per tutta la gamma di prodotti non alimentari, in particolare per i settori della moda e abbigliamento, calzature e articoli sportivi anche nel mese precedente i saldi.
"In un momento particolarmente difficile – ha spiegato l’assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Margherita Peroni -, in cui si corre il rischio di abbandonarsi alla sfiducia, con questa iniziativa si vuole sostenere i commercianti e dare impulso alle vendite di settore, tenendo in particolare conto il risparmio delle famiglie e il loro potere di acquisto".
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente di Federmoda Renato Borghi, che ha ringraziato l’assessore regionale e i consiglieri promotori del Progetto di legge e sottolineato come questa sia "una risposta pronta a una richiesta che avevamo formulato, per poter contribuire a dare più slancio ai consumi".
prima iniziativa della Peroni,nel segno della protezione dei Grandi Gruppi . cosa dire se ognuno fa quello che vuole, i grandi Gruppi sono in prima fila per smerciare quanto non hanno potuto vendere sino ad ora , altro che favorire i consumi!!!!!ci troveremo robaccia svenduta sui banchi……..grazie Peroni
vi invito a leggere l’articolo del 30 su Repubblica dove sono indicati dall’ex Ass.re Ce’ i contorni della sanità in Lonbardia e viene nominata la Peroni…..al servizio di Formigoni per fare gli affari …di Daccò e C. e dei privati a scapito della sanità pubblica….
Leggi o non leggi, i consumi non alimentari sono sconfinati per troppo tempo nel superfluo, nell’inutile, nel non necessario. Chi ha i capelli bianchi si ricorda che andava al liceo o all’università con un vestito oppure una giacca e un paio di pantaloni, due camicie, un paio di scarpe che si risuolavano senza per questo sentirsi dei barboni. E si era più felici di quel poco che si aveva perchè era o meritato o guadagnato. Forse è meglio sospendere i consumi superflui e ripristinare invece un po’di etica, di responsabilità, di merito e perchè no, anche di cultura dell’essere anzichè dell’avere.
30 giorni di ribassi sui prezzi di listino e poi i saldi sempre sui prezzi di listino ,ma gli sconti veri dove sono ? .Esempio : In una catena di scarpe, ben nota ,si reclamizza il 30 40 50% di sconto .Se si va a vedere il prezzo prima e dopo ,lo sconto lo si fà sul listino e non sul prezzo reale della scarpa .Invece del 30% si ha un 10% scarso .
si un giusto REGALO alla grande distribuzione (come se ce ne fosse bisogno) perchè come fatto notare gli sconti non sono mai sconti prima dei saldi perchè applicati ai prezzi di cartellino e dunque non VERI.Cara Peroni si vede che tu non fai mai la spesa….o fai finta di non sapere cosa sono oggi i prezzi degli alimentari dove i Grandi Gruppi diminuiscono i grammi delle confetture per confondere il prezzo,oppure ci siamo inventati nuove unità di misura x i detersivi x confondere il prezzo al Kilo…lavorare come in Comm.ne Sanità ,premiando i Grandi a scapito dei piccoli …………