Semplificare la macchina amministrativa è possibile. Lo dimostra l’esperienza di Regione Lombardia che ha dato vita alla Centrale regionale acquisti, al Negozio elettronico delle convenzioni, alla posta elettronica certificata e che sta pagando i fornitori di beni e servizi entro 60 giorni. È stato il presidente Roberto Formigoni ad aprire – assieme al vice presidente eassessore all’Industria, artigianato, edilizia e cooperazione, Andrea Gibelli – i lavori del convegno dal titolo "Italia digitale: è possibile" organizzato oggi all’auditorium di Palazzo Lombardia.
CENTRALE ACQUISTI PER SPESE OTTIMIZZATE – Una ricerca condotta dall’Osservatorio "Fatturazione elettronica e dematerializzazione" della School of Management del Politenico di Milano sul tema dei risparmi generati dalla dematerializzazione e digitalizzazione dei processi di business ha evidenziato che, grazie a un piano di dematerializzazione di tutti i processi di business, si risparmierebbero in Italia 200 miliardi di euro all’anno, 43 dei quali nelle sole pubbliche amministrazioni. In quest’ottica – ha spiegato Formigoni – la Lombardia si è assunta il ruolo di apripista, creando nel 2007 la Centrale regionale acquisti e mettendola al servizio degli enti regionali e delle pubbliche amministrazioni locali. "Obiettivo della Centrale regionale acquisti – ha proseguito il presidente – è l’ottimizzazione della spesa pubblica in Lombardia, fornendo ai 1.600 enti del territorio lombardo strumenti operativi e gestionali per migliorare l’efficienza delle attività di gara e ridurre costi e tempi connessi alle procedure di selezione dei fornitori". A un anno dalla sua creazione l’elenco dei fornitori telematici ha già raccolto 8 mila imprese, gestendo oltre 3.800 gare con un trend crescente del 50 per cento ogni 365 giorni.
L’INVESTIMENTO NELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA – Accanto alla Centrale regionale acquisti la Lombardia ha messo in piedi strumenti come il Negozio elettronico delle convenzioni in grado – ha spiegato Formigoni – di "registrare un numero di contratti sottoscritti nei primi 4 mesi del 2012 pari a tutti quelli del 2011". Sempre nell’ottica di ridurre i costi e snellire la burocrazia, la Regione ha investito nell’innovazione delle tecnologie e dei processi, sia al proprio interno che sul territorio. Vale, ad esempio, per la casella di posta elettronica certificata, per la firma digitale e per l’informatizzazione dell’80 per cento delle comunicazioni interne alla stessa Regione.
PAGAMENTO FATTURE A 60 GIORNI – Sul fronte delle imprese Regione Lombardia – ha concluso Formigoni – "ha ridotto i temi di pagamento per i fornitori di beni e servizi, iniziando la progressiva riduzione a 60 giorni per i nuovi contratti assunti". Un percorso, questo, che si affianca a quello portato avanti con il varo dell’Agenda digitale lombarda che raccoglie tutte le iniziative in atto per indirizzare e sostenere la crescita dell’innovazione tecnologica sul territorio attraverso, ad esempio, l’estensione della banda larga e di quella ultra larga. Anche l’Unione europea ha sottolineato questo impegno, certificando che Regione Lombardia è sulla strada giusta: il programma regionale "Agenda Lombardia semplice" è stato, infatti, l’unico progetto italiano inserito tra le 45 best practices europee.
REGIONE HA RACCOLTO SFIDA CULTURA DIGITALE – Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all’Industria e all’Artigianato di Regione Lombardia, ha voluto sottolineare come " Regione Lombardia abbia voluto accettare la sfida in materia di cultura digitale. Per questo – ha detto ancora Gibelli ha avviato un percorso che ha portato alla digitalizzazione di tutte le misure soprattutto di quelle che fanno parte dell’area dedicate alle imprese". E proprio sul rapporto tra Pmi e digitalizzazione, Gibelli ha voluto sottolineare come ‘ l’imprenditore lombardo ‘ non consideri ancora il digitale come elemento strutturale per la crescita della competitività della propri azienda, ma, la contrario consideri questo come un solo elemento aggiuntivo. Questa impostazione – ha ribadito con forza il vice presidente – dovrà presto cambiare".
SMALLBUSINESSACT 2.0 E WIKIREGIONE – Il vice presidente concludendo il suo intervento ha spiegato come ci siano due iniziative assolutamente importanti e create da Regione Lombardia su questo tema. " Innanzi tutto lo Smallbusinessact 2.0 che – ha detto Gibelli – e’ il nuovo modo di pensare il tessuto, per altro maggioritario, delle piccole e medie imprese nel suo rapporto con le infrastrutture informatiche e con la pubblica amministrazione. E secondo elemento fondamentale la creazione di Wikiregione: una piattaforma dove imprese, centri di ricerche e associazioni di categoria si possono incontrare per la ricerca e l’offerta di tecnologia. Uno strumento questo che aiuta le 840 mila aziende Lombardia a dialogare tra loro con costi ridotti e con la capacita’ di creare reti d’impresa".