L’Unione Sindacale di Base proclama un’altra giornata di sciopero per domani, mercoledì 23 maggio 2012. Sono ormai diversi mesi che abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale dell’Aeroporto: dopo convocazioni in Prefettura, rinvii, riunioni informali, e dopo l’ennesimo incontro del 3 aprile scorso, proseguono i no dell’azienda alle nostre richieste e il silenzio assoluto anche su questioni individuali di alcuni lavoratori, che pure sarebbero di più “facile” risoluzione. L’azienda continua con il suo atteggiamento? E allora noi continuiamo la mobilitazione, proclamando lo SCIOPERO per l’intera giornata di domani (dalle 0.00 alle 24.00), per chiedere ancora una volta: garanzie sul futuro per i lavoratori: chiediamo che in caso di chiusura o di riduzione del personale sia garantita a tutti la ricollocazione nelle aziende della “Catullo S.p.A.”; il rispetto dell’accordo quadro del 2008, con la corresponsione del premio di risultato per gli anni 2009 e 2010 (quando gli aerei sul D’Annunzio volavano ancora); la liquidazione in busta paga delle ore straordinarie effettuate; la predisposizione di un regolamento trasparente sulle richieste di disponibilità a fermarsi alla fine dell’orario, per superare l’assoluta discrezionalità dei responsabili e la valanga di contestazioni e sanzioni disciplinari rifilate per lo più (guarda caso) a nostri iscritti; il prolungamento dei contratti di lavoro precari e il richiamo in servizio di ragazzi lasciati a casa nei mesi scorsi: basta con l’usa e getta dei lavoratori! Non chiediamo nuove assunzioni (visto il periodo di magra) ma che i precari non vengano sostituiti da altri alla fine del loro incarico, come accade anche in questi mesi di cassa integrazione; la risoluzione di alcune vertenze individuali relative all’indennità di cassa, al mancato riconoscimento delle ore di r.o.l. e alla mancata concessione delle pause mensa per lavoratrici con riduzione d’orario dopo la maternità.