Raccolta differenziata, la Civica Brescia chiede alla Loggia di avviare il porta a porta

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Con un comunicato la Civica Brescia chiede all’amministrazione di avviare pratiche per la raccolta porta a porta dei rifiuti, in grado di aumentare la quantità della raccolta differenziata, ora ferma al 40 per cento. Di seguito il testo integrale del comunicato:

Alla notizia che nell’ inceneritore di Brescia verranno bruciati, oltre alle attuali 796.000 ton/anno, anche i rifiuti provenienti da sessanta comuni bergamaschi, pensavamo che qualcuno si sarebbe incatenato all’ingresso del TU, come aveva promesso quando si era ventilata l’ipotesi di portare a Brescia i rifiuti di Napoli. E presto ne arriveranno altri, visto che da noi il servizio costa meno. Ma nelle sale della Loggia tutto tace, anche chi si era erto a difesa della salute dei cittadini. Il business prima di tutto! Noooo!!!!!, la salute dei cittadini innanzi tutto. L’ASL ha certificato da poco che patologie respiratorie e tumori sono in aumento, soprattutto quelli che colpiscono i bambini nella zona est della città. Brescia DEVE fare la sua parte, DEVE aumentare la percentuale di raccolta differenziata in modo da inviarne meno all’inceneritore. Il RAPPORTO sullo STATO dell’AMBIENTE 2010-2011 della Regione Lombardia ricorda in due righe che è “in costante aumento anche il tasso di crescita della RACCOLTA DIFFERENZIATA pro-capite, ormai giunta al 50% del totale dei rifiuti raccolti”, ma Brescia città è nettamente sotto la media. L’ultimo rapporto ambiente pubblicato da ARPA l’11 maggio u.s, che analizzala raccolta paese per paese, non fa che confermare che solamente il sistema raccolta “PORTA A PORTA” da risultati soddisfacenti. Nella tabella successiva alcuni comuni a confronto, compresa la città di Bergamo, servita sempre da Aprica-A2A. La raccolta differenziata è un obbligo imposto e disciplinato Decreto Lgs. n. 152/2006. Ogni cittadino ha l’obbligo per legge di provvedere alla raccolta differenziata in modo da riutilizzare alcuni materiali recuperabili (plastica, vetro, carta e metalli ecc.). Inoltre, la raccolta a domicilio viene attuata da molti comuni con l’ausilio di cooperative di solidarietà sociale che utilizzano soggetti svantaggiati inserendoli in tal modo nel mondo del lavoro. Come si evince dalla tabella che si trova su http://ita.arpalombardia.it/ita/RSA_2010-2011/rifiuti.html , nel bresciano ci sono tanti comuni "ricicloni", con una buona gestione della raccolta differenziata c’è minore produzione di rifiuti rispetto al capoluogo, se lo confrontiamo, poi, con i dati de “IL RAPPORTO AMBIENTE DI ASM del 2000” dove si certificava che la raccolta differenziata si attestava al 37,6% e ogni cittadino produceva circa 2kg al giorno di rifiuti, in 11 anni nella città di Brescia, ci sono stati pochissimi miglioramenti. Ancora, poichè in provincia è smaltito il 76% dei rifiuti «speciali» lombardi, non riteniamo che ci sia bisogno di aumentare l’inquinamento della città. Del resto Brescia risulta già la 3^ città europea con l’aria più inquinata e NON VOGLIAMO che migliori la posizione. I comuni del bergamasco, invece, scaricando i rifiuti a Brescia ottengono doppio vantaggio: risparmiano economicamente e si liberano di diossine, PM 10. PM 2,5 e altri miasmi. Pertanto la CIVICA BRESCIA, valutando che il sistema di smaltimento dei rifiuti con inceneritore, all’avanguardia negli anni 70, necessita di un ripensamento chiede un controllo oggettivo di quanto e cosa viene smaltito nell’impianto del T.U. e chiede al Sindaco Paroli e all’assessore Vilardi un gesto deciso per ridurre i rifiuti da bruciare al T.U., iniziando la raccolta PORTA A PORTA, almeno all’inizio in via sperimentale in una circoscrizione, coinvolgendo con assemblee ad hoc tutti i cittadini;

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1 COMMENT

  1. La Civica Brescia si fida dei dati dell’ASM del 2000 ? Diciamo che altre fonti collocano oggi la differenziata a Brescia non oltre il 15%. Ma è l’inceneritore il vero problema: gestito esclusivamente come fonte di business e ricavi, sta bruciando anche le speranze di poter cambiare qualcosa.

  2. Per una città piccola come Brescia… E’ infatti il più grande d’Europa. A2a fà fatica ad alimentarlo e sta quindi cercando rifiuti in giro per l’Italia. Vi sembra giusto che l’impatto ricada sui cittadini??? e il comune dove è? (non dice nulla, ovvio, è azionista di a2a!!quindi c’è un bel conflitto di interessi). E noi continuamo a bruciare e quindi a non differenziare!!

  3. Per una città piccola come Brescia… E\’ infatti il più grande d\’Europa. A2a fà fatica ad alimentarlo e sta quindi cercando rifiuti in giro per l\’Italia. Vi sembra giusto che l\’impatto ricada sui cittadini??? e il comune dove è? (non dice nulla, ovvio, è azionista di a2a!!quindi c\’è un bel conflitto di interessi). E noi continuamo a bruciare e quindi a non differenziare!!

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