Via libera alla mozione unitaria su A2A. Ma l’indicazione che è uscita dal consiglio comunale è stata meno compatta di quel che ci si poteva aspettare. A votare a favore sono stati infatti solo i quattro partiti che avevano presentato una mozione e che in queste settimane hanno lavorato per trovare una sintesi unitaria. La sintesi è stata approvata con 27 voti favorevoli; 5 invece i voti contrari (Idv, Sel e i tre consiglieri di maggioranza di Ali) e un’astensione (Claudio Bragaglio). Non ha partecipato al voto la lista Castelletti. Il testo dà un giudizio negativo degli ultimi quattro anni e chiede che a Brescia venga creato un polo industriale dedicato all’ambiente (mentre l’energia resterebbe in capo a Milano), investimenti per il territorio (compresa la “garanzia” dei dividendi), riequilibrio delle deleghe dopo lo strapotere milanese, riduzione del numero dei componenti nei consigli e degli emolumenti e, in prospettiva, il superamento del duale.
Durante il dibattito non sono mancati attimi di tensione all’interno della maggioranza. Dopo i duri interventi di Agnellini e Acri di Ali, il capogruppo della Lega Nicola Gallizioli ha chiesto una sospensione e alla ripresa dei lavori ha attaccato: “Se Ali vota contro il documento si pone fuori da questa maggioranza quindi deleghe e partecipazioni decadono”. Duro anche il capogruppo del Pdl Achille Farina: “Quando non ci si identifica più è legittimo differenziarsi ma quando si dà origine ad una nuova forza politica servirebbe un interrogativo di coscienza rispetto al mandato degli elettori”. Secca la replica del capogruppo di Ali Luigi Recupero: “Ricordo alla Lega che ha votato contro non a una mozione ma a una proposta della giunta sull’Imu”.
Dalle opposizioni è invece arrivata una critica alle nomine. Di basso profilo, per il Pd, e senza alcuna quota rosa, come sottolineato da Donatella Albini e Laura Castelletti.
