Piccola industria di Aib: in assemblea martedì 8 maggio a Borgonato

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Dopo qualche timido segnale che aveva fatto sperare in un cambiamento, il problema della stretta creditizia è tornato a condizionare l’attività delle imprese. “Secondo i dati recentemente pubblicati dal Fondo Monetario Internazionale, entro la fine del 2013 le principali banche europee – commenta Francesco Franceschetti, presidente del Comitato Piccola Industria di Aib – ridurranno gli attivi di 2 mila miliardi di Euro. Un quarto circa di questo deleveraging avverrà attraverso una riduzione del credito ad imprese e famiglie pari, in media, all’1,7% nell’Area Euro. In Italia saremo al -2,7% e – qualora la risposta del Governi dell’Eurozona fosse insufficiente – tale scenario potrebbe addirittura peggiorare.”A nulla, insomma, sembrano essere servite le pesanti iniezioni di liquidità operate dalla Banca Centrale Europea. Il mercato domestico stenta a decollare, l’Europa è in recessione e lo resterà per tutto il 2012, solo dal commercio internazionale sembra giungere qualche segnale di ripresa. Saranno anche questi i temi di discussione dell’assemblea annuale del Comitato Piccola Industria di AIB in cui verrà affrontato il tema degli strumenti di accesso al credito per le Piccole e Medie Imprese, appuntamento in programma martedì 8 maggio alle 17 nelle sale di Borgo Antico San Vitale (via Foresti 13) a Borgonato di Corte Franca. Dopo i saluti del presidente Francesco Franceschetti e dopo l’intervento introduttivo di Vincenzo Boccia, presidente della Piccola Industria di Confindustria, sugli strumenti di accesso al credito  si confronteranno, in una tavola rotonda moderata da Sebastiano Barisoni (Radio 24), Claudia Bugno, presidente del Comitato di gestione  del Fondo centrale di garanzia per le pmi del ministero per lo Sviluppo; Giovanni Malitesta, responsabile gestione operativa dell’Unità di credito agevolato e supporto all’economia della Cassa depositi e prestiti; Luis Cuttica, direttore della sede di Milano della Sace; Andrea Montanino, dirigente  generale del ministero dell’Economia; Ambra Redaelli presidente del Comitato regionale della Piccola Industria di Confindustria e Gianfranco Torriero, direttore  centrale e responsabile delle strategie dell’Abi.Il ruolo delle istituzioni, a sostegno del tessuto imprenditoriale, diventa quindi fondamentale, nella generale consapevolezza che il destino di ciascuno di questi attori è legato a doppio filo e che solo grazie agli sforzi congiunti di tutti si potrà uscire dalle sabbie mobili della crisi che ha generato un contesto competitivo in cui le piccole imprese si trovano ad operare profondamente cambiato e che le obbliga ad innovare costantemente, per sopravvivere e ad aggredire quei (pochi) mercati che sembrano non risentire della stagnazione globale.

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