Autunno-inverno 2012. O, per essere più prudenti, primavera 2013. Se non ci sono date certe per la ripaertura su una cosa invece l’assessore Arcai si sente di dare la sua parola: sarà una Pinacoteca profondamente migliorata, che lascierà a bocca aperta i bresciani.
Parole cariche di entusiasmo quelle rilasciate da Andrea Arcai al quotidiano Bresciaoggi, molto soddisfatto di come stanno procedendo i lavori all’interno del palazzo chiuso ormai da gennaio 2009.
Se l’intenzione iniziale era solo quella di intervenire su impianti tecnologici, climatizzazione e impianti d’allarme, dopo una prima ricognizione si è deciso di agire anche sulla struttura, mettere in sicureza l’edificio. Poi col passare dei mesi, e con i primi scavi per la realizzazione di un pozzo geotermico, sono venuti alla luce resti romani, che saranno musealizzati, e si è deciso di realizzare un bar, o meglio una sorta di caffè letterario (nel cortile sul retro del palazzo) e, Soprintendenza permettendo, un ascensore panoramico esterno che si affaccia sul giardino retrostante. Per forza di cose i costi lieviteranno, fino forse a raggiungere i 6 milioni, ma questo non è un problema per l’assessore, che consegnerà alla città una Pinacoteca degna di ospitare le nostre straordinarie opere d’arte, e non saranno certo costi effimeri ma invesimenti duraturi. Ecco, le grandi mostre non è detto che verranno ripetute, la scure dei tagli arriverà anche a Brescia.