Su Facebook ancora visibili gruppi e pagine con minacce a Ricifari

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    La linea tenuta dalla Polizia bresciana in occasione di una manifestazione in sostegno agli immigrati sulla gru aveva suscitato pesanti polemiche per l’eccessivo uso della forza da parte delle forze dell’ordine. E, da parte delle frange più estreme, non erano mancate minacce (anche di morte) nei confronti del vicequestore Emanuele Ricifari. A quattro mesi di distanza poco è cambiato. Molti gruppi virtuali – in particolare quelli su Facebook – sono stati chiusi dai gestori, ma in rete (in particolare su Facebook) ne restano diversi con offese pesanti e minacce nemmeno troppo velate nei confronti di Ricifari. E ancora una volta – spesso con tanto di nome e cognome degli autori – si parla di vendette e si invoca perfino la sua morte. Ingenuità ed eccessi di ira da parte di persone inoffensive? Molto probabilmente sì. Ma alcune parole sono pesantissime.

     

    ECCONE UN ESEMPIO:

     

    http://www.facebook.com/pages/Il-vice-questore-di-Brescia-Ricifari-%C3%A8-un-fascista/139658759418368

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