L’accordo era che una volta che le famiglie non autorizzate a sostare nel campo se ne fossero andate, il Comune avrebbe immediatamente aperto i servizi igienici. Le famiglie non autorizzate se ne sono andate venerdì (si sono semplicemente trasferite presso il campo di via Borgosatollo) e i servizi sono ancora chiusi. Morale? I sinti, con la solidarietà del sindacato Cgil di Brescia, protestano e dichiarano di non voler pagare le bollette e l’affitto (250 euro al mese) per la piazzola.
A sentire i portavoce delle famiglie loro si stanno impegnando a rispettare i patti, mentre il vicesindaco che aveva promesso l’apertura dei bagni no. Per questo e altri motivi i sinti stanno organizzando una importante manifestazione per il 23 aprile alle ore 15, quando un corteo sfilerà per la città.
TRANQUILLI CHE GLI FACCIAMO I CESSI CON LE MANIGLIE D’ORO!!!
Padanus ha perso la solita occasione per tacere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
Titolo: CGIL (Valenti ex "capo" dei Servizi Sociali del Comune di Brescia) e Nomadi. Film già visto a spese della cittadinanza!
MAgari prima del 23 i bagni saranno funzionanti
"protestano e dichiarano di non voler pagare le bollette e l’affitto (250 euro al mese) per la piazzola."
ma stiamo scherzando!!!??? che vergogna. solo in Italia permettiamo tutto questo, per colpa della CGIL e dei centri sociali che sostengono chi non rispetta le regole. Sono Sempre più dalla parte di Rolfi e della legalità.
Perchè non sono stati aperti i servizi?
e ci mancherebbe pure che pagassero soldi per l’affitto di un servizio che non gli viene erogato!!! Speriamo che almeno loro tengano alta la dignità, il senso della cittadinanza e della legalità!!Vorrei vedere il signor Gianluca quanto fosse disponibile a pagare sotto ricatto e sentendosi preso in giro.