Lite familiare finisce a colpi di mazza (e spunta pure una pistola): due tunisini in manette

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    Alle ore 13,30 un uomo si presentava in Questura con la convivente per sporgere denuncia a seguito del danneggiamento della propria auto commessa da un connazionale noto all’uomo. Nella denuncia emerge che il reo, dopo aver rigato l’auto del denunciate, aveva minacciato di morte lui e la figlia: il tutto a causa di vecchi dissapori tra le due famiglie di appartenenza per ragioni ancora da appurare ed iniziati nei paesi d’origine.

    Alle 15.30 in via Volta, mentre il denunciante si trovava a bordo della propria bmw con un amico, veniva inseguito e tamponato intenzionalmente dall’Audi del denunciato, il quale, dopo l’incidente, scendeva armato di un bastone ed infrangeva il finestrino posteriore ed il parabrezza del connazionale. Il complice del reo scendeva a sua volta armato di pistola e li minacciava di morte.

    A quel punto ne nasce una colluttazione, ma immediatamente giungono sul posto Polizia e Carabinieri, perchè a tutta la scena aveva assistito un Carabiniere non in servizio che si trovava lì per caso.

    Gli aggressori si danno, quindi, alla fuga e la Polizia blocca il denunciante, mentre i Carabinieri il complice. Entrambi nella fuga si sono però disfatti delle armi nei campi adiacenti che al momento non sono state ancora ritrovate. All’arresto hanno proceduto congiuntamente le due Forza di Polizia intervenute.

     

    FONTE: POLIZIA

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