20 ettari di bosco andati in fumo, le zone colpite sono quelle di Dosso di Ce, di San Vigilio e della valle di Paio. Un forte sospetto è diventato un fatto certo: l’incendio è di origine dolosa, ipotesi suffragata dai rilievi effettuati dalla Forestale e dai Vigili del Fuoco, che hanno stabilito che le fiamme sono partite da due punti distinti, e alle 22 di domenica sera, quando ormai il sole era calato e l’autocombustione impossibile.
Le forze impegnate a Bione in Vallesabbia sono state tante, ed hanno lavorato alacremente sino alle 13. La certezza però che il fuoco non potesse ripartire da uno dei punti appena spenta è arrivata solo alle 17.30, quando tutte le squadre impegnate a terra (15 uomini in tutto) hanno controllato tutto il perimetro circoscritto dalle fiamme.
L’operazione di bonifica sarà laboriosa e costosa. Ma prima di quella c’è da trovare la mano (le mani, visto che i punti di propagazione del fuoco sono stati almeno due) che ha appiccato le fiamme: i piromani se hanno colpito una volta torneranno a farlo.