Aib: seminario per investire in Serbia
Associazione Industriale Bresciana, in collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico e Ambasciata della Repubblica Serba in Italia, organizza un seminario finalizzato ad illustrare le opportunità d’affari offerte dalla Serbia.
Titolo dell’incontro, in programma lunedì 20 settembre alle ore 10 in Associazione Industriale Bresciana (via Cefalonia 60 a Brescia), sarà “Investire in Serbia, le agevolazioni per gli insediamenti produttivi ed i contributi per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.
Dopo i saluti di Giancarlo Dallera – presidente dell`Associazione Industriale Bresciana – interverranno Sanda Raskovic-Ivic (Ambasciatrice della Repubblica Serba in Italia) che parlerà dello scenario politico ed economico della Serbia, Petar Skundric (ministro delle Risorse minerarie ed energetiche) che affronterà il tema delle prospettive e delle opportunità di investimento in ambito energetico in Serbia, mentre Marco Carnelos (consigliere diplomatico aggiunto del Presidente del Consiglio) illustrerà i rapporti diplomatici tra Italia e Serbia. La mattinata di lavoro sarà conclusa dagli interventi di Gerardo Montanino (Direttore divisione operativa GSE) che svilupperà il tema delle prospettive di importazione di energia da fonti rinnovabili e dell’on. Stefano Saglia (Sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico) che presenterà il piano del Governo sulle energie rinnovabili e le opportunità di investimento nei Balcani. Nel corso della mattinata di lavoro verranno presentati ai partecipanti gli incentivi finanziari e quelli fiscali connessi all\’implementazione di attività economiche nel Paese, nonché le opportunità di business derivanti dalla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Con una quota di capitale investito intorno agli 800 milioni di euro, l’Italia è tra i primi cinque investitori in Serbia, paese in cui sono presenti circa 200 imprese italiane operative nel tessile, nella finanza e nei trasporti.
Il seminario sarà in particolare un focus sull’energia: non disponendo di una sufficiente capacità produttiva di energia, né di fondi adeguati per il miglioramento, il piano delle politiche di sviluppo delle dotazioni infrastrutturali ha infatti definito opportune misure di incentivo per attrarre capitali stranieri. Rilevanti sono così le opportunità per l’infrastruttura energetica sia termo che idroelettrica che legata alle fonti rinnovabili.