A Cologne lo conoscevano tutti ma anche nell’intera Franciacorta: Gianmario Fortunato era un simbolo per la sua capacità di vivere al massimo al sua vita nonostante la malattia. Giammy, così lo chiamavano gli amici, aveva 43 anni e dalla nascita conviveva con la distrofia muscolare di Duchenne.
A causa di questa patologia il 43enne ormai non riusciva quasi più né a muoversi né a parlare ed era attaccato ad un respiratore. Quando era più giovane, ai tempi della scuola per via della sua condizione (è stato costretto alla carrozzina in giovane età) è stato preso di mira dai bulli. Su questa esperienza Gianmario Fortunato ha scritto un libro: Fortunato come Giammy.
Attivissimo nell’associazionismo e in tutte le iniziative di solidarietà sul territorio, il 43enne aveva anche la passione per la fotografia sfociata poi in una mostra dedicata alla violenza sulle donne. Da qualche tempo le sue condizioni di salute erano peggiorate fino al tragico epilogo. I funerali saranno celebrati il 9 aprile alle 15:30 nella chiesa parrocchiale di Cologne.