A pochi mesi dalla chiusura dell’anno di Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023 aumenta la tassa di soggiorno nella città di Brescia. La Loggia ha approvato una delibera con la quale si prevede l’entrata in vigore di nuove tariffe, differenziate a seconda delle strutture, e una generale disciplina della materia.
I turisti che alloggeranno in ostelli della gioventù e locande dovranno sborsare 1,50 euro al giorno, chi sceglierà gli agriturismi 2 euro, chi i Bed&Breakfast 2,50 euro, chi le case vacanza 3,50 euro. Per quanto riguarda gli alberghi, nelle strutture a 1 e 2 stelle si pagheranno 2 euro, per gli hotel a 3 stelle 2,5 euro, per i 4 stelle 3 euro e per gli alberghi a 5 stelle 3,50 euro.
Le cifre, lo ricorda Bresciaoggi, rimangono inferiori rispetto alla tassa richiesta in altre città lombarde, tra le quali Milano e Bergamo.
L’introito dell’imposta, introdotta per la prima volta a Brescia nel 2019, contribuirà al finanziamento di interventi a sostegno del settore turistico e della valorizzazione dei beni culturali: tra questi il progetto di riqualificazione del Teatro Romano, iniziativa affidata all’architetto inglese David Chipperfild.
“Il confronto con l’assessore Poli – commenta il presidente di Federalberghi Brescia Alessandro Fantini – si sta sviluppando sulla consapevolezza ed il consolidamento di Brescia come meta di qualità. Per questo motivo vediamo positivamente l’indicazione di una rendicontazione annuale che relazioni gli indirizzi programmatici legati alla promozione, al marketing territoriale, all’analisi dei dati, allo sviluppo di un convention bureau. Tutte azioni che possono essere sviluppate insieme a Visit Brescia che in questi anni ha lavorato egregiamente per la promozione della nostra Provincia”.
