▼ Manerbio, Legambiente: sostanze tossiche 17 volte oltre il limite, fermare Finchimica

"Fermare le delibere della Provincia e la produzione di Finchimica è atto dovuto per la salute della popolazione, verificare la legittimità di tutte le autorizzazioni e dei test effettuati"

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Inquinamento falda, industria, elaborazione grafica BsNews.it

“Fermare le delibere della Provincia e la produzione di Finchimica è atto dovuto per la salute della popolazione, verificare la legittimità di tutte le autorizzazioni e dei test effettuati”. A dirlo, in una nota, è il circolo Legambiente Valle dell’Oglio, che interviene così sui dati diffusi dal Comune relativi ai preoccupanti risultati delle indagini di Arpa.

Stando a quanto si apprende, infatti, nella falda esterna all’impianto sono state trovate “sostanze altamente tossiche in quantità 17 volte superiore ai limiti fissati da Istituto Superiore di Sanità nella falda superficiale di Manerbio”, mentre all’interno dello stabilimento si salirebbe addirittura a 100 volte.

Di seguito il comunicato integrale diffuso dagli ambientalisti.

IL COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE

Il Circolo Legambiente Valle dell’Oglio esprime profonda preoccupazione riguardo alla gravità dell’inquinamento in atto nella nostra regione. In particolare, abbiamo appreso che la falda acquifera a valle dello stabilimento della Finchimica è contaminata da Spiroketal, un composto chimico che risulta essere una sostanza potenzialmente cancerogena e genotossica. Questo composto è un intermedio del nuovo ciclo di processo dell’impianto AM29, recentemente avviato e autorizzato dalla Provincia.

Nonostante il parere dell’ARPA sulla VIA evidenziasse carenze e criticità, l’autorizzazione per l’impianto è stata concessa. Le osservazioni tecniche dei cittadini, che puntualmente hanno indicato tutte le carenze dello studio, sono state ignorate. Inoltre, la Relazione della visita ispettiva AIA condotta dall’ARPA all’interno dell’azienda ha accettato numerose criticità e violazioni.

Legambiente chiede come sia stato possibile autorizzare un impianto con tali rischi per la salute pubblica. Pertanto, stiamo predisponendo una denuncia all’Autorità Giudiziaria nella quale saranno richiesti accertamenti per verificare se sussistano responsabilità penali dei dirigenti e funzionari che, a diverso titolo, sono intervenuti nei diversi procedimenti autorizzativi e di VIA. Chiediamo anche di accertare la legittimità dei test sperimentali condotti dall’azienda e di verificare la data effettiva di messa in funzione di tale impianto nella fase test.

Inoltre, preso atto del comunicato stampa dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Lombardia, chiediamo che siano avviate subito delle indagini della procura di Brescia per chiarire altresì come tale principio attivo sia finito immediatamente in falda, considerando il brevissimo tempo intercorso dall’inizio della produzione.

La produzione dell’impianto AM29 di Finchimica deve essere fermata,” afferma Franco Ferrandi, Presidente del Circolo Legambiente Valle dell’Oglio. “Tutte le nuove autorizzazioni prodotte dall’ufficio Area del territorio della Provincia di Brescia devono essere annullate per i dovuti accertamenti, essendo venuto a mancare quel rapporto di fiducia con i cittadini che un ente pubblico deve obbligatoriamente avere.”

L’impegno di Legambiente per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini rimane saldo, e continueremo a vigilare affinché vengano adottate misure adeguate ad affrontare questa emergenza ambientale.

Circolo Legambiente Valle dell’Oglio

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