Nella Giornata internazionale dedicata ai diritti delle donne il tema è calzante: a Verona si amplia ancor di più la riflessione sul rito beneaugurante e di lunga tradizione che prevede di accarezzare il seno della statua di Giulietta.
Migliaia di turisti ogni giorno toccano la scultura in bronzo ai piedi del celebre balcone veronese (si tratta in realtà di una copia dell’opera: la Giulietta originale, realizzata nel 1969 dallo scultore Nereo Costantini, è custodita all’interno della casa museo), palpeggiandole i seni e provocando un’usura che ha persino già condotto all’apertura di un foro nel metallo. L’invito – non quindi un divieto – ad evitare di compiere il gesto avrebbe non soltanto l’obiettivo di sollecitare una riflessione sul consenso, ma anche di preservare la bellezza e l’integrità della statua della bella Capuleti.
La proposta, formulata dalla vicesindaca della città con delega alla Parità di genere e ora al vaglio di un gruppo di lavoro, sarebbe quella di esporre nei pressi della scultura messaggi nei quali Giulietta esprima il proprio consenso ad essere fotografata, abbracciata o accarezzata sul seno.
La questione era giunta tempo fa anche in TV grazie al telegiornale satirico Striscia la notizia, che aveva accolto il rammarico di un dirigente scolastico toscano che durante un viaggio scolastico a Verona aveva assistito al perpetuarsi del gesto scaramantico compiuto sul corpo della statua di Giulietta.
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