Compro oro a Brescia: l’oro fisico non è tutto uguale

Se vendere oro è una soluzione molto rapida per ottenere denaro liquido, dall'altra la non piena comprensione delle dinamiche che vi sono dietro la sua cessione può concludersi in una significativa perdita di introiti perché, in ogni caso, chiunque voglia vendere oro deve affrontare una negoziazione con una controparte generalmente molto più esperta e competente.

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Lingotti d'oro, foto generica da Pixabay

La congiuntura economica attuale è molto particolare: l’andamento dell’inflazione, le scelte delle banche centrali dei vari Paesi a partire dalle decisioni della FED e della BCE, il processo di deglobalizzazione ma soprattutto la crescente instabilità del quadro geopolitico generale fanno si che i cittadini spesso si trovino in difficoltà nel far fronte alle spese, specialmente quelle impreviste.

Non a caso è in crescita la tendenza di coloro che, per necessità contingenti, decidono di mettere mano a gioielli di famiglia impegnandoli o vendendoli: un trend in crescita è anche la cessione di oro fisico sottoforma appunto di gioielli ma anche altri manufatti che non si utilizzano tutti i giorni e che spesso finiscono nel dimenticatoio come per esempio le posate d’oro.

Trovarsi a vendere oro fisico però non è un’operazione da prendere sottogamba: al netto di un possibile travaglio emotivo che di solito accompagna la privazione di ricordi, una volta maturata l’intenzione di vendere è necessario farlo in modo attento perché le fregature sono dietro l’angolo.

Se vendere oro è una soluzione molto rapida per ottenere denaro liquido, dall’altra la non piena comprensione delle dinamiche che vi sono dietro la sua cessione può concludersi in una significativa perdita di introiti perché, in ogni caso, chiunque voglia vendere oro deve affrontare una negoziazione con una controparte generalmente molto più esperta e competente.

La prima regola per ridurre questa asimmetria informativa è sicuramente documentarsi adeguatamente in modo da evitare che si verifichino situazioni spiacevoli e, in secondo luogo, trovare il giusto acquirente per l’oro da vendere.

Le attività che acquistano oro usato in cambio di denaro si classificano essenzialmente in tre grandi categorie: i banco metalli, le gioiellerie e i negozi compro oro.

Questi ultimi, anche a Brescia, si stanno diffondendo in modo molto rapido e fra le più conosciute catene di compro oro Brescia va sicuramente menzionata Orofacile che, oltre ad essere presente sul territorio, dispone di un sito web ricco di informazioni e accorgimenti utilissimi per non fare errori quando ci si appresta a vendere oro e preziosi.

Il punzone è il marchio che determina la qualità dell’oro

Una degli aspetti più importanti da considerare prima di vendere oro è la corretta identificazione della tipologia di oro impiegato nella realizzazione del manufatto.

Questo è solitamente possibile grazie ad una ricognizione visiva che porta a identificare la presenza del punzone: si tratta di uno speciale marchio impresso sull’oggetto in oro che ne determina il grado di purezza esprimendo un numero, in millesimi o in carati.

Tale numero stabilisce la qualità dell’oro secondo una semplice equivalenza:

500 o 12kt, l’oro è puro al 50%;

585 o 14 kt, l’oro è puro al 58,5%;

750 o 18 kt, l’oro è puro al 75%;

875 o 21 kt, l’oro è puro al 87%;

916 o 22 kt, l’oro è puro al 91,33%;

999 o 24 kt, l’oro è puro al 99,9%.

Un oggetto in oro marchiato 999 è quindi formato da oro puro al 99,9%, ossia 999 parti di oro su 1000, come nel caso dei lingotti d’oro; allo stesso modo un bracciale in oro marchiato 750 è formato da oro puro al 75% contenendo 750 parti di oro puro su 1000.

Le carature di oro più comuni che si riscontrano sul mercato sono l’oro a 24 carati, presente nei lingotti d’oro e mai nei gioielli, l’oro a 22 carati, tipicamente utilizzato per le monete d’oro da investimento, l’oro a 18 carati, di solito impiegato per i gioielli in oro, e infine l’oro a 12 carati, per manufatti in oro di minor pregio.

L’oro puro a 24 carati è quindi il più prezioso che si può riscontrare sul mercato mentre l’oro con caratura inferiore è a tutti gli effetti una lega metallica preziosa a base d’oro, ossia un composto di più metalli fusi insieme all’oro puro, che ha caratteristiche dipendenti dalla sua composizione.

Questo è il motivo per cui un manufatto in oro non è quasi mai composto interamente da oro puro, eccetto nel caso dei lingotti d’oro da investimento.

Per molti ciò può sembrare una contraddizione ma è del tutto normale: l’oro infatti ha proprietà fisiche particolari che non lo rendono adatto a tutti gli utilizzi e, soprattutto nella gioielleria, è necessario legarlo ad altri metalli che conferiscano proprietà fisiche addizionali agli oggetti che altrimenti risulterebbero troppo facilmente deformabili.

Per questo l’oro tende ad essere fuso insieme all’argento, al nichel, al rame o ad altri metalli a seconda della tipologia di obiettivo che l’orafo vuole ottenere.

Ovviamente, maggiore è la quantità di oro puro contenuta in un oggetto prezioso in oro tanto superiore sarà la valutazione: ci si può aspettare quindi che lingotti d’oro e monete d’oro vengano pagati di più rispetto a pari quantità di gioielli in oro.

Per lo stesso motivo, anche fra gioielli in oro possono esserci differenze: due bracciali in oro dello stesso peso potrebbero, per esempio, essere realizzati rispettivamente in oro a 12 carati e a 18 carati, con una differenza di valore significativa.

Ecco perché, prima di recarsi presso un’attività commerciale a vendere il proprio oro è imperativo conoscere la sua qualità, il suo peso e poi individuare la corretta quotazione dell’oro.

E se il punzone non dovesse comparire?

Niente paura! Quando il punzone non compare, non vuol dire che l’oggetto in oro sia per forza contraffatto: questo marchio è stato infatti introdotto solo in tempi recenti, pertanto, è normale che su oggetti in oro piuttosto antichi non sia presente.

Per togliersi i dubbi comunque è bene effettuare una verifica empirica tramite alcuni test fisici e chimici che possono velocemente dare un responso chiaro e definitivo sulla veridicità dell’oro e sulla sua qualità.

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