No ai consigli comunali serali durante il periodo del ramadan. Ad avanzare la richiesta – secondo quanto riportata dall’edizione bresciana del Corsera – è stata la consigliera comunale della Civica Castelletti Raisa Labaran.
Il periodo di digiuno e preghiera per la comunità musulmana si terrà dal 10 marzo al 9 aprile. Come noto, durante questo mese, i fedeli dell’Islam (in Loggia sono tre: oltre a Labaran ci sono Arshad Mehmood e Iyas Ashkar) saranno chiamati a rinunciare a cibo e acqua (ma anche a fumo e sesso) dall’alba al tramonto, consumando un pasto al mattino presto (suhoor) e un secondo la sera (iftar). I giorni persi per giustificati motivi (malattia etc) possono essere recuperati durante l’anno o comunque “sanati” con la donazione di una “fidya” per sostenere i poveri.
Labaran ha motivato la sua proposta – che sarebbe “un messaggio di armonia e convivenza tra le diverse culture” – con la necessità di evitare che i consiglieri musulmani debbano assentarsi dall’aula durante i lavori per interrompere il digiuno, tanto più che le sedute-fiume renderebbero molto difficoltoso partecipare alle preghiere serali.