▼ Valsabbia, uccellatore seriale finisce nuovamente nei guai

Stavolta i carabinieri di Vobarno sono arrivati a lui in seguito ad alcuni appostamenti nella zona in cui l'uomo aveva piazzato abusivamente le sue sei reti, all'interno delle quali giacevano - morti - un fringuello e quattro peppole.

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Bracconaggio, foto d'archivio da ufficio stampa WWF Italia

Per l’ennesima volta un cacciatore di Agnosine, in Valsabbia, è finito nella rete dei Carabinieri forestali. L’uomo è ben noto ai militari: nella sua lunga “carriera”, infatti, l’ex capannista ha collezionato diverse denunce che gli sono anche costate la sospensione della licenza.

Stavolta i carabinieri di Vobarno sono arrivati a lui in seguito ad alcuni appostamenti nella zona in cui l’uomo aveva piazzato abusivamente le sue sei reti, all’interno delle quali giacevano – morti – un fringuello e quattro peppole.

Denunciato per furto venatorio, il controllo si è poi esteso alla sua residenza. Qui i militari hanno trovato nove uccelli vivi (tordi bottacci e merli) privi degli anellini di riconoscimento, che sono stati portati al Centro recupero animali selvatici di Valpredina (Bergamo).

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