▼ Mazzette e hacker per ottenere gli appalti di E-Distribizione: 4 arresti

Quattro persone sono state arrestate – e altre 13 sono indagate – con l’accusa di realizzato un sistema corruttivo finalizzato all’ottenimento di appalti milionari. Un sistema che andava avanti da almeno tre anni.

Le indagini, che hanno portato anche al sequestro complessivo di beni per 800mila euro, sono state condotte dalla Finanza su mandato dalla procura e si sono aperte verso la fine del 2022 su segnalazione di una delle imprese escluse dai bandi.

In manette sono finiti due fratelli: un 59enne residente a Milano (ritenuto il titolare di fatto della società di Rogno coinvolta, nella cui abitazione sono stati trovati 147mila euro in contanti) e un 54enne residente a Villa Carcina. Oltre a un 59enne foggiano che è accusato di aver violato i sistemi informatici di Enel e di Terna per conto dei due fratelli (in sostanza accedeva alle offerte poco prima della scadenza, consentendo all’azienda di presentare la migliore). Ai domiciliari, invece, è finito un 52enne di Novare, dirigente di Enel Distribuzione.

Stando a quanto si apprende, il sodalizio avrebbe manipolato i bandi di E-Distribuzione per lo smaltimento e il recupero dei contatori e dei modem dismessi. L’azienda bergamasca avrebbe così ottenuto commesse per 12 milioni di euro e – “in cambio” – avrebbe versato 5mila euro al mese al dirigente di Enel.

E-Distribuzione, società che fa capo ad Enel, ha sottolineato la propria estraneità ai fatti e si è detta pronta a reagire. “La società applica un approccio di tolleranza zero nei confronti dei fenomeni corruttivi e ha immediatamente attivato le opportune verifiche per poter valutare, in attesa degli esiti delle indagini giudiziarie, tutte le azioni legali a propria tutela”.

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