▼ Il Vittoriale batte pure la Pandemia: 2023 record con 291.504 visitatori

"Il bilancio è florido e ci permetterà nuove importanti iniziative senza costi per il pubblico. La soddisfazione principale è che i lavori e il successo di pubblico siano soprattutto la conseguenza – non la causa – di una mutata percezione di chi il Vittoriale l’ha voluto e creato"

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Vittoriale degli Italiani, foto su gentile concessione di Pino Mongiello

Gabriele D’Annunzio rimane di moda. E batte perfino la pandemia. A darne notizia è una nota del presidente della Fondazione che gestisce l’ex residenza del Vate (Il Vittoriale degli Italiani) a Gardone Riviera.

“Il 2023 si è chiuso con 291.504 visitatori, l’8,9 per cento in più del 2022 e il 4,4 per cento in più del 2019, finora anno del maggiore afflusso nella Casa di Gabriele d’Annunzio”, scrive lo storico Giordano Bruno Guerri, che nello stesso documento dà brevemente conto del “cantiere aperto” al Vittoriale.

“Dopo avere restaurato tutto, dall’ingresso monumentale alla facciata della Prioria – si legge – sono in corso i restauri del retro, dall’Auditorium al Canile, dal Cortile degli Schiavoni alla Torre degli Archivi. E’ particolarmente emozionante il restauro dei soffitti lignei del Portico del Parente, che stanno tornando a mostrare i loro colori. E poi ecco i lavori per il nuovo guardaroba, per la nuova libreria, per i nuovi bagni, per la pulizia dei libri della Prioria e per le nuove passatoie. La festa del 9 marzo 2024 – continua – si svolgerà in un Vittoriale ancora più splendido e accogliente, con l’inaugurazione contemporanea di cinque mostre fra cui quella – preziosissima – realizzata in collaborazione con gli Uffizi”.

“Abbiamo acquisito documenti, editi e inediti, hanno lavorato nei nostri Archivi 135 studiosi, del Vittoriale e di d’Annunzio hanno parlato 801 articoli di giornale e molte trasmissioni televisive. – spiega ancora Guerri – Il bilancio è florido e ci permetterà nuove importanti iniziative senza costi per il pubblico. La soddisfazione principale è che i lavori e il successo di pubblico siano soprattutto la conseguenza – non la causa – di una mutata percezione di chi il Vittoriale l’ha voluto e creato. Il d’Annunzio modernizzatore e anticipatore, l’uomo capace di guardare nel passato per leggere il futuro è il genius loci che viene sempre più riscoperto fra queste mura, ancora vivo al motto ‘Non v’è sosta, non v’è tregua, non v’è sonno’”.

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