E tu hai mai pianto per amore? | BRESCIA VISTA DALLA PSICOLOGA

Del resto quante volte tutti noi ci siamo chiesti: ma come può finire in tal modo questo nostro amore che magari era iniziato bene, aprendo pure delle aspettative di felicità!? Ciò vale per tutti i tipi di amore, sia quelli che procedono abbastanza serenamente, tra alti e bassi ragionevoli, sia quelli che invece navigano in acque decisamente tormentate, come quelle delle relazioni tossiche.

0
Doriana Galderisi, opinionista BsNews

 Nessuno merita le tue lacrime,
e chi le merita non te le farà mai versare.
(Gabriel García Márquez)

di Doriana Galderisi* – “Non finisce così, un amore così”, canta Riccardo Fogli in una vecchia canzone.

Del resto quante volte tutti noi ci siamo chiesti: ma come può finire in tal modo questo nostro amore che magari era iniziato bene, aprendo pure delle aspettative di felicità!? Ciò vale per tutti i tipi di amore, sia quelli che procedono abbastanza serenamente, tra alti e bassi ragionevoli, sia quelli che invece navigano in acque decisamente tormentate, come quelle delle relazioni tossiche.

Proprio le relazioni tossiche o addirittura violente sono poste sotto i riflettori in questi giorni  prossimi al 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, soprattutto per puntare il dito contro gli uomini che, incapaci di gestire la fine, si trasformano, purtroppo di frequente come le cronache nere confermano, in molestatori o addirittura assassini. Ma anche per spronare le donne a non aver paura a lasciare, a mettere fine ad una relazione che non le fa stare bene.

Per sensibilizzare su questi temi, attorno al 25 novembre ogni anno si propongono iniziative, presentazioni di libri, spettacoli, oltre alla diffusione dei dati sulle attività annuali dei centri antiviolenza bresciani. Tanti eventi che per la maggior parte sono promossi dal Comune di Brescia e dall’assessorato alle Pari Opportunità, non di rado di concerto con la Provincia e altri enti, tra cui la Polizia di Stato.

Tutti i dettagli sono rintracciabili sui siti di riferimento, qui vi anticipiamo che, anche quest’anno, le realtà Fiab, Paciclica e Acli provinciali sabato 25 novembre con appuntamento alle 8 in Broletto promuovono una pedalata di impegno civile contro ogni forma di violenza sulle donne.

Certo, non è che dopo il 25 novembre tutte le riflessioni e gli spunti vengono archiviati fino all’anno successivo, anzi. Il lavoro per la costruzione di una cultura del rispetto, che superi i pregiudizi e gli stereotipi di genere, deve essere ed è quotidiano, così come sono quotidiani i rapporti affettivi, “sani” o tossici, che tutti noi portiamo avanti e per i quali c’è bisogno di una sorta di “educazione sentimentale”.

E una buona educazione sentimentale deve partire dall’inizio: cominciare un rapporto affettivo non è solitamente troppo difficoltoso, anzi a volte è anche troppo semplice, al punto di non calibrare abbastanza quegli aspetti che, a poco a poco, si riveleranno invece negativi, dolorosi, affaticanti; tuttavia è anche vero che le difficoltà si manifestano soprattutto nella conclusione delle storie d’amore e questo vale sia per le relazioni tossiche sia per quelle serene.

E’ sempre molto difficile, complesso, quasi impossibile riuscire a concludere un legame sentimentale e a volte può sembrare ancora più impossibile riuscire a concluderla bene. Perché, come scriveva Oriana Fallaci, “La morte di un amore è come la morte d’una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva, ti senti invalido. Mutilato.”

Molti sono i passi falsi che si possono compiere nel concludere un rapporto.

Ciò è tanto vero quanto più le relazioni sono violente: spesso le donne maltrattate, abusate, umiliate, faticano enormemente a sganciarsi dal partner. A volte il segreto del loro dolore viene tenuto per lungo tempo, per timore di ulteriori violenze, per protezione verso i figli, per impossibilità di vedere un’alternativa, per solitudine, per incapacità, per paura di uno stigma sociale.

E intanto spesso queste storie proseguono e proseguono male, come le stesse cronache nere confermano: quanti femminicidi, quante donne lese irreversibilmente e quante volte c’è silenzio o, all’opposto, un urlo, ma purtroppo inascoltato…

Distaccarsi, interrompere una relazione affettiva è ancor più difficile quando si deve, per motivi vari, come per esempio per lavoro o quando ci sono figli, continuare ad avere dei rapporti con i partner.

“Le storie non finiscono finché non abbiamo chiuso tutti i conti, finché non ci abbiamo messo un punto con la testa o con il cuore”, così afferma la scrittrice Clara Sanchez ed è molto vero: mettere un punto “con la testa e con il cuore” è più facile a dirsi che a farsi. Questo è evidente a chi, come me, svolge una professione nella quale l’incontro con dolori, problemi affettivi, sentimentali, separazioni e divorzi è all’ordine del giorno. Quanto spesso si assiste a quello che molto spesso diventa una sorta di “chiodo fisso”, che, in alcuni casi diventa una vera e propria ossessione…

Lasciarsi è un problema, più grande per chi viene lasciato perché chi subisce la decisione della fine della relazione spesso sviluppa una situazione di insicurezza, una sensazione di fallimento e pure un senso di enorme solitudine. In quei momenti infatti per le persone, soprattutto per chi è stato lasciato, è molto difficile convincersi di ciò che Marilyn Monroe disse e cioè: “Qualche volta le cose buone vanno in pezzi perché cose migliori possano accadere”.

Talvolta a complicare ancora di più il distacco è la fretta: la fretta di allontanare la fonte del dolore e quella di trovare un sostituto. Su questo gli studi sono molto precisi: la velocità o comunque un tempo troppo breve di rottura lasciano degli spazi (inizialmente magari non del tutto percepiti) di rischio di rimanere invischiati nel ricordo, nel rimpianto, nella nostalgia e quindi non riuscire ad uscire da una situazione di dolore e di compiere scelte sbagliate.

Ma quali sono gli ingredienti fondamentali per chiudere “bene” una storia sentimentale, positiva o negativa che sia?

Il tempo, come detto, e poi il senso di quella storia. In altre parole c’è bisogno di non correre verso altre situazioni e c’è bisogno di far acquisire un significato a quell’evento doloroso, ovvero è indispensabile elaborare il lutto.

Insomma, si può piangere per un partner che ci lascia? Sì, ma è bene ricordare come l’attrice Mae West ci dice: “Non piangere chi ti ha lasciato – il prossimo potrebbe innamorarsi del tuo sorriso”. Quindi piangere sì, ma non troppo!

Nel ringraziarvi per l’attenzione vi aspetto tra 15 giorni.

CHI E’ DORIANA GALDERISI?

Doriana Galderisi è padovana d’origine e bresciana d’adozione: lavora nel campo della psicologia da più di 27 anni con uno studio in via Foscolo, a Brescia. Esperta in: Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Tipico e Atipico, Psicologia Criminale Investigativa Forense, Psicologia Giuridica, Psicologia Scolastica, Psicologia dell’Età Evolutiva, Neuropsicologia. Esperta in psicologia dello sport iscritta nell’elenco degli psicologi dello Sport di Giunti Psychometrics e del Centro Mental Training. E’ inoltre autorizzata dall’ASL di Brescia per certificazioni DSA (Disturbi specifici di Apprendimento). E’ iscritta all’Albo dei CTU, all’Albo dei Periti presso il Tribunale Ordinario di Brescia e all’Albo Esperti in Sessuologia Tipica e Atipica Centro “il Ponte” Giunti-Firenze.

LEGGI TUTTE LE PUNTATE DELLA RUBRICA DI DORIANA GALDERISI CLICCANDO SU QUESTO LINK


>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e provincia e le informazioni di servizio (incidenti, allerte sanitarie, traffico e altre informazioni utili) iscrivendoti al nostro canale Telegram <<<

>>> Clicca qui e iscriviti alla nostra newsletter: ogni giorno, dalle 4 di mattina, una e-mail con le ultime notizie pubblicate su Brescia e provincia <<<

 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.
22,80€
24,00€
disponibile
5 new from 22,00€
as of 21 Aprile 2024 21:16
56,05€
59,00€
disponibile
4 new from 56,05€
2 used from 45,00€
as of 21 Aprile 2024 21:16
11,40€
12,00€
disponibile
7 new from 11,40€
as of 21 Aprile 2024 21:16
30,40€
32,00€
disponibile
5 new from 30,40€
1 used from 26,11€
as of 21 Aprile 2024 21:16
11,40€
12,00€
disponibile
5 new from 11,40€
1 used from 9,60€
as of 21 Aprile 2024 21:16
17,68€
disponibile
2 new from 17,68€
1 used from 12,73€
as of 21 Aprile 2024 21:16
48,45€
51,00€
disponibile
11 new from 48,45€
8 used from 34,00€
as of 21 Aprile 2024 21:16
Ultimo aggiornamento il 21 Aprile 2024 21:16

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome