C’era anche una società bresciana tra quelle utilizzate da un’organizzazione internazionale per evadere il Fisco e riciclare il denaro nel settore dell’importazione e del commercio dei pannelli solari.
L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Trento nell’ambito di una più vasta indagine sulla commercializzazione di prodotti petroliferi che aveva portato complessivamente a 20 denunce e tre arresti, con la scoperta di fatture false per circa 240 milioni di euro.
Due delle persone arrestate in quella occasione, infatti, sono risultate coinvolte anche nella nuova – e più recente – attività illecita. In questo caso, tra il 2017 e il 2021, l’organizzazione avrebbe messo in atto un’articolata frode fiscale a carosello collegata all’importazione di pannelli dalla Cina. Attraverso sei società di comodo, che poi improvvisamente chiudevano, venivano omessi i versamenti di tasse e imposte, mentre i proventi venivano poi riciclati attraverso organizzazioni cinesi attive in Italia.
Complessivamente i militari stanno procedendo al sequestro di beni per 109 milioni di euro.