Durante la seduta odierna del Consiglio regionale sono stati approvati tre emendamenti di modifica presentati dal consigliere Carlo Bravo alla legge regionale 26/1993.
Queste in sintesi le modifiche approvate:
– Possibilità di recupero degli animali feriti in attitudine di caccia per coloro che cacciano gli acquatici anche all’interno delle tese allagate;
– Si è inserita una modifica per evitare l’avvio di una nuova procedura di autorizzazione per l’appostamento fisso di caccia, nel caso in cui il titolare non proceda al rinnovo nei termini indicati della scadenza decennale. In caso di dimenticanza, si può mantenere attivo il capanno pagando entro il 31 dicembre dell’anno della scadenza una minima sanzione;
– Possibilità di recupero dei capi feriti che viene prevista anche nella caccia da appostamento temporaneo, anche quando è vietata la vagante.
Sono inoltre state approvate anche altre proposte di modifica sempre in materia di caccia, presentate dal consigliere Massardi, condivise e sottoscritte dal consigliere Bravo. Queste in sintesi riguardano il rinnovo della procedura di autorizzazione degli appostamenti fissi; la possibilità di divenire titolare di autorizzazione in tutti gli atc/cac lombardi indipendentemente dall’iscrizione all’ambito o comprensorio; la possibilità di installare nuovi appostamenti fissi in zona Alpi di maggior tutela; l’assoggettabilità della proceduta di valutazione di incidenza all’interno siti ‘Natura 2000’ (o all’esterno nel raggio di 100 metri) dei nuovi o rinnovi degli appostamenti fissi.
“Personalmente sono contento del risultato raggiunto, che apporta ai cacciatori lombardi ulteriori semplificazioni, volte anche ad omogeneizzare l’attività venatoria sul territorio lombardo con quella delle regioni confinanti. Avanti così per la nostra passione!”.