Giornata del disturbo del linguaggio, l’Ordine Tsrm-Pstrp: creiamo equipe multidisciplinari nelle scuole

Da Brescia parte l’appello dell’Ordine delle Professioni Sanitarie TSRM-PSTRP a Regione Lombardia: creiamo progetti con equipe multidisciplinari all’interno delle scuole in particolare dell’infanzia per aiutare i bambini durante la loro evoluzione linguistica.

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Foto generica da Pixabay

Il 20 ottobre si celebra la Giornata per la consapevolezza del Disturbo Primario del Linguaggio.

Da Brescia parte l’appello dell’Ordine delle Professioni Sanitarie TSRM-PSTRP a Regione Lombardia: creiamo progetti con equipe multidisciplinari all’interno delle scuole in particolare dell’infanzia per aiutare i bambini durante la loro evoluzione linguistica.

Il linguaggio è una complessa funzione cognitiva che in genere viene acquisita nella naturalezza e nel trascorrere della quotidianità del bambino nelle varie situazioni di vita, principalmente in famiglia e a scuola, accompagnando la sua crescita dal momento della nascita.

Lo sviluppo del linguaggio inizia infatti con l’utilizzo dello sguardo diversamente orientato, passa dai vocalizzi alla lallazione e ai gesti che il piccolo utilizza a scopo comunicativo per agire sul suo interlocutore. L’utilizzo dei gesti precede ed accompagna le prime parole che compaiono intorno ai 12 mesi. Da qui in poi si assiste ad un decollo dell’evoluzione linguistica del bambino.

“E’ molto importante sottolineare che lo sviluppo della comprensione del linguaggio è precoce rispetto alla sua produzione – commenta Daniela Biatta, presidente dell’Albo dei Logopedisti di Brescia -. Non tutti i bambini rispettano queste tappe descritte in maniera sommaria. Alcuni sviluppano alterazioni e /o ritardo nello sviluppo linguistico. Il disturbo del linguaggio rientra nei disturbi della comunicazione (DSM-5-APA 2013,). I dati delle ricerche stimano che circa il 10-20% dei bambini sotto i 3 anni di età presenta un ritardo nello sviluppo del linguaggio e di questi il 20-30% riceverà una diagnosi di Disturbo del linguaggio”.

“Si parla tanto di equipe multidisciplinari e multiprofessionali, sarebbe giusto crearle anche all’interno della scuola dove la figura degli specialisti come i logopedisti o i tecnici di neuropsicomotricista o altre figure delle professioni sanitarie dovrebbe far parte del team scolastico per costruire insieme agli insegnanti progetti globali e/o individualizzati sui bambini e sulle famiglie, -commenta Luigi Peroni, presidente dell’Ordine delle Professioni Sanitarie di Brescia (TSRM-PSTRP) -. Questo potrebbe inoltre essere un primo passo verso il nuovo modello di organizzazione territoriale che prevede una stretta collaborazione tra le varie figure sanitarie e non sanitarie”.

Affrontare in maniera efficace queste difficoltà significa non solo poter effettuare interventi terapeutici tempestivi, ma anche creare un cambiamento di visione aumentando la sensibilizzazione e la condivisione di conoscenze tra clinici, genitori e scuole. Si assiste ad un incremento esponenziale di bambini con disturbo del Neurosviluppo (disturbo del linguaggio, autismo, disturbo dell’apprendimento, deficit di attenzione e iperattività) che pone l’attenzione all’importanza di intervenire precocemente. Viene spontaneo il pensiero che il riconoscimento e soprattutto l’intervento clinico specifico, dovrebbe partire nei primi anni di scuola materna del bambino e che questo potrebbe essere uno dei tanti modi proposti e/o ricercati per l’abbattimento delle liste d’attesa.


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