▼ Tenta di uccidere la moglie nella notte, la difesa: “Sono sonnambulo”

Si è aperto nelle scorse ore il processo a carico di un operaio 58enne di Braone, in Valcamonica, accusato di tentato omicidio nei confronti della moglie. Una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire e senza dubbio poco consueti rispetto ai racconti abituali della cronaca.

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Donna che dorme, foto d'archivio (non si riferisce direttamente all'articolo a cui è abbinata)

Si è aperto nelle scorse ore il processo a carico di un operaio 58enne di Braone, in Valcamonica, accusato di tentato omicidio nei confronti della moglie. Una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire e senza dubbio poco consueti rispetto ai racconti abituali della cronaca.

I fatti risalgono al 4 gennaio del 2021. Nella notte, l’uomo ha aggredito la moglie e ha cercato di strozzarla e poi di soffocarla con un cuscino. Ma tutto sarebbe avvenuto nel sonno, nel senso che l’uomo – secondo la sua versione dei fatti – era affetto da sonnambulismo. La certezza è che – fortunatamente – la furia del 58enne si è interrotta all’improvviso (“mi sono svegliato”, ha riferito l’imputato, affermando che non ha mai voluto far male alla compagna) e che l’uomo si è subito lanciato dalla finestra, riportando ferite gravi.

All’uscita dall’ospedale, il marito ha dovuto fare i conti con il divieto di avvicinamento alla moglie e con il processo. Nel dibattimento un ruolo decisivo lo giocheranno le perizie dei tecnici. La prossima udienza si terrà il 14 dicembre.


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