▼ La Cigl denuncia: insetto nel pasto-mensa degli agenti di Canton Mombello

Lo Presti, nello stesso comunicato, "rileva, evidentemente, una precarietà sotto un profilo igienico sanitario" e "chiama in causa la Direzione ed il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria chiedendo un immediato intervento a tutela della salute di tutti coloro che fruiscono della mensa all’interno della struttura penitenziaria"

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Insetto nel pasto di un agente, foto da Funzione Pubblica Cgil

Le condizioni di lavoro degli agenti di Polizia penitenziaria rimangono al centro dell’attenzione del sindacato. Con una nota, infatti, il Coordinatore regionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria – Calogero Lo Presti “denuncia” il ritrovamento di un insetto nel pasto destinato agli agenti.

“Come se non bastassero le mille problematiche che attanagliano il personale di Polizia Penitenziaria in servizio a Canton Mombello tra cronica carenza di personale, struttura vetusta, sovraffollamento, insulti, minacce e persino aggressioni, adesso – si legge nel comunicato – è ‘costretto’ a consumare i pasti con grossi insetti nelle pietanze. E’ di oggi la notizia che un poliziotto, in servizio nel carcere bresciano del Nerio Fischione, nel ritirare una pietanza contenente carne e insalata ha rinvenuto un grosso insetto nel piatto”.

Lo Presti, nello stesso comunicato, “rileva, evidentemente, una precarietà sotto un profilo igienico sanitario” e “chiama in causa la Direzione ed il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria chiedendo un immediato intervento a tutela della salute di tutti coloro che fruiscono della mensa all’interno della struttura penitenziaria”.

“Già nello scorso mese di maggio, su esplicita richiesta della Fp CGIL – ricorda ancora Lo Presti – una commissione interna al carcere ha effettuato una ispezione all’interno della mensa rinvenendo alimenti scaduti, scarsa igiene nei locali, stoviglie sporche se non arrugginite, cattiva conservazione degli alimenti, scarsa qualità dei prodotti e degli alimenti, mancata campionatura dei pasti e tanto altro ancora”.

“Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria – conclude il testo – appurate le precarie condizioni igienico-sanitarie ha applicato una penale alla ditta appaltatrice di euro 3.900, 00 Un accorato appello viene rivolto anche alla ATS di Brescia per le loro competenze. Non escludiamo la richiesta di intervento del Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri al fine di verificare la sussistenza delle condizioni di norma”.

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