La sentenza di appello lo ha confermato. Non ci sono prove che il dottor Carlo Mosca – ex primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari – abbia somministrato deliberatamente farmaci letali ai pazienti durante la prima ondata della pandemia da Coronavirus. Dunque è innocente e, purtroppo, nessuno potrà mai risarcirlo a pieno per la tempesta da cui è stato investito.
Mosca era accusato della morte di due pazienti e per questo nel 2021 era stato arrestato. Ma a luglio dello scorso anno era arrivata l’assoluzione con formula piena, con tanto di trasferimento agli atti per calunnia nei confronti di due testimoni, nonostante la pm avesse chiesto per lui ben 24 anni (omicidio volontario).
Stavolta, invece, il sostituto procuratore aveva chiesto di confermare la sentenza di primo grado oppure di effettuare una nuova perizia per verificare la presenza del farmaco nelle vittime. I giudici hanno deciso per l’assoluzione, se pure con formula dubitativa.
Mosca, originario di Cremona, aveva lavorato al Civile e poi a Mantova. Nel 2017 era approdato a Montichiari e l’anno dopo era diventato primario reggente del Pronto soccorso. Era toccato a lui gestire in quell’ospedale la prima ondata di Coronavirus, quando i posti letto non bastavano mai, la paura era tanta e i pazienti – arrivati in condizioni disperate – morivano a decine.