La Loggia non si illumina per Israele, anche Bonardi (Fi) è critico

“Tale scelta stride con la volontà di dichiararsi comune che promulga la Pace. Il nostro Paese considera Israele una parte della nostra cultura e della nostra civiltà, un faro di libertà e democrazia nel Medio Oriente"

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Flavio Bonardi, foto da Colli dei Longobardi

Continua a far discutere la decisione del sindaco di Brescia di non illuminare la facciata di Palazzo Loggia con i colori di Israele. Dopo i gruppi consiliari di centrodestra, infatti, a criticare Castelletti è il coordinatore cittadino di Forza Italia Flavio Bonardi.

“Tale scelta – afferma Bonardi – stride con la volontà di dichiararsi comune che promulga la Pace. Il nostro Paese considera Israele una parte della nostra cultura e della nostra civiltà, un faro di libertà e democrazia nel Medio Oriente. Da questo dobbiamo partire, ricordando che la pace non può essere costruita con attacchi nei confronti di donne e bambini inermi, e che issare la bandiera arcobaleno della Pace non basta, bisogna avere il coraggio di dire da che parte si sta”.

“Alcuni comuni di centrosinistra, fra cui Roma – continua l’esponente azzurro – hanno immediatamente esposto la bandiera dello Stato di Israele per testimoniare la vicinanza ad un popolo che è stato attaccato e che in questo momento deve difendersi. Auspichiamo che la guerra si fermi e si torni al dialogo, ma oggi anche Brescia avrebbe dovuto testimoniare la vicinanza della città ad uno Stato che ha subito una aggressione”.


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