▼ Brescia, occuparono la villa del duplice omicidio: tutti assolti

L'immobile era la residenza dei coniugi Aldo Donegani e Luisa De Leo, uccisi dal nipote Guglielmo Gatti il 30 luglio del 2005

0
Villetta di via Ugolini, foto Diritti per tutti

Tutti assolti. E’ questa la sentenza arrivata ieri per otto persone – vicine all’Associazione Diritti per tutti – che occuparono la villetta di via Ugolini tristemente nota alle cronache locali perché era la residenza dei coniugi Aldo Donegani e Luisa De Leo, uccisi dal nipote Guglielmo Gatti il 30 luglio del 2005.

Il blitz degli attivisti di sinistra risale al 2016, quando i militanti del gruppo guidato da Umberto Gobbi decisero di occupare l’abitazione – in abbandono dalla tragedia – per dare una casa a una coppia di origine ghanese, con tre figli a carico e un recente sfratto.

Per sei degli imputati l’assoluzione è arrivata “per non aver commesso il fatto”, mentre per gli altri due i giudici hanno dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.

La casa, lo ricordiamo, versa in condizioni di totale abbandono dal 2005. L’unico erede, stando a quanto noto, sarebbe il nipote condannato per l’omicidio, che non dovrebbe entrare in possesso dell’immobile per indegnità. Ma si attende ancora che l’immobile entri nel patrimonio del demanio.


>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e provincia e le informazioni di servizio (incidenti, allerte sanitarie, traffico e altre informazioni utili) iscrivendoti al nostro canale Telegram <<<

>>> Clicca qui e iscriviti alla nostra newsletter: ogni giorno, dalle 4 di mattina, una e-mail con le ultime notizie pubblicate su Brescia e provincia <<<

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome